Via Pozzo, rissa a bottigliate in strada per giocare alla slot: denunciati

 Rissa in via Pozzo, l’ennesima nel Quartiere Roma, nata per futili motivi. Particolarmente futili, questa volta, visto che riguarderebbero il turno per giocare alle macchinette videopoker in un locale della zona. Due i contendenti, una volta usciti per regolare i conti, si sarebbero presi a bottigliate, senza però riportare gravi conseguenze. La polizia, giunta sul posto, ha denunciato un somalo di 28 anni per lancio pericoloso di oggetti e un nigeriano di 40 anni perché trovato in possesso di falsi documenti. Identificato anche un romeno, uno dei due che voleva giocare al videopoker. 

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ZANDONELLA (LN): «INTEGRAZIONE FALLIMENTARE, ORA TOLLERANZA ZERO»

 «Considerata l’evidente incapacità del sindaco Dosi e del Partito Democratico di garantire la sicurezza e la legalità nel centro storico, chiediamo all’amministrazione comunale di ammettere il proprio innegabile fallimento. I loro tentativi di alterare la realtà con espressioni distorte quali “schiamazzi”, “arricchimento culturale”, “intercultura”, “dialogo” e “partecipazione” non sono più credibili e sono smascherati dagli eventi ormai quotidiani che accadono nella zona di Porta Galera». Così il segretario cittadino della Lega Nord, Luca Zandonella, in riferimento all’ennesima rissa scoppiata ieri sera tra via Roma e via Pozzo con protagonisti due gruppi di stranieri. «Con teppisti e delinquenti – attacca Zandonella – l’unica risposta è la tolleranza zero. Urgono misure drastiche e di lunga durata, come la reintroduzione delle perlustrazioni di pattuglie miste, composte da militari e agenti delle forze dell’ordine: una situazione tanto incandescente necessita infatti di monitoraggi e presidi continui. A questo punto il primo cittadino confessi che le politiche messe in campo dal centro sinistra negli ultimi tredici anni sono state rovinose invece di affermare pubblicamente, come ha fatto a Mucinasso a metà maggio, che nel quartiere di Porta Galera gli immigrati fanno quello che i piacentini facevano cinquant’anni fa, solo utilizzando un tono di voce più alto. È evidente – insiste il segretario – che tutti gli esperimenti attuati sino ad ora attraverso la tanto costosa quanto inutile agenzia Quartiere Roma, le manifestazioni, le feste, l’ambulatorio e il social market si sono rivelati un completo insuccesso. Senza le opportune azioni di arginare la criminalità qualunque intervento sociale è destinato a non avere buon esito. Chissà quanto tempo il centrosinistra avrà ancora bisogno per rendersene conto».