Un pezzo di storia del calcio italiano ha fatto visita a Piacenza: Daniele Massaro, campione del Mondo nel 1982 con la Nazionale di Bearzot ed attaccante dell’ineguagliabile Milan di Sacchi, è stato ospite dell’Università Cattolica di Piacenza. Gli studenti della Magistrale in General Management lo hanno avuto come insegnante per qualche ora “Sono qui per insegnare a questi ragazzi i valori dello sport e dell’allenamento. Il messaggio che deve passare a loro, che rappresentano il nostro futuro, è che il lavoro paga sempre. Io ho vinto tantissimo con il Milan e con la Nazionale, ma non avevo certo le doti di grandi calciatori come Van Basten. Sono riuscito a giocare al loro fianco per tanto tempo solo grazie alla mia caparbietà e al lavoro quotidiano”
Il progetto di Bosch e Randstad, denominato “Allenarsi per il futuro” coinvolge grandi sportivi del presente e del passato e tocca vari punti della Penisola e crea delle analogie tra il mondo dello sport e quello lavorativo.
Tornando a Massaro, è inevitabile l’impietoso confronto tra il Milan di un tempo e quello che in questo campionato fatica ad emergere: “Purtroppo quando ci sono dei cambiamenti così radicali in una squadra è difficile prevedere come essa reagirà. La società ha speso tanto per mettere nelle mani dell’allenatore una rosa valida, ma ovviamente ci sono state delle difficoltà. Mihajilovic lo scorso anno ha fatto molto bene alla Sampdoria con un gruppo di giovani che lo ha seguito e ha messo in pratica le sue idee. Certo al Milan non è facile. Per adesso la squadra ha avuto troppi alti e bassi non da Milan. ”
A lui che ha vinto la Coppa del Mondo ed ha fatto parte anche della spedizione sfortunata del ’94 (l’Italia perse ai rigori in finale con il Brasile), abbiamo anche chiesto un parere sulla Nazionale dei nostri giorni: “Conte sta lavorando bene. Siamo praticamente qualificati. Ha recuperato tanti giocatori e ci sono altri giovani che potrebbero entrare in squadra. Secondo me da qui all’Europeo avrà a disposizione un’ottima rosa”