Confapindustria, Cina più vicina grazie al convegno con la Dezan Shira

Servizi e prodotti di nicchia: sono questi i settori clou su cui il mercato piacentino può investire in Cina secondo quanto emerso nella sede di Confapindustria Piacenza nel corso del convegno dedicato a “Vendere in Cina” con i rappresentanti della società Dezan Shira & Associates.

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Servizi di manutenzione e assistenza e prodotti di nicchia: sono questi i settori migliori su cui le piccole e e medie imprese piacentine possono investire nel mercato cinese. È questo in sintesi ciò che è emerso nel corso del convegno “Vendere in Cina”, organizzato da Confapindustria Piacenza nella sua sede in collaborazione con la società Dezan Shira & Associates: a intervenire, dopo i saluti del vicepresidente Alfredo Cerciello e del direttore Andrea Paparo, sono stati Riccardo Benussi e Andrea Volpe.
“Bisogna insistere molto sui servizi e sulle eccellenze dei servizi” hanno dichiarato i due rappresentanti della società Dezan Shira & Associates, “perché sono questi i settori che maggiormente riservano degli sbocchi sul mercato. Un mercato che non è certo inaccessibile, ma del quale bisogna avere una buona lettura: c’è molta concorrenza e una forte regolamentazione, le imprese devono proporre delle operazioni diversificate e dei prodotti di alta gamma”.
La conferma è arrivata anche dal vicepresidente di Confapindustria Piacenza Cerciello: “È un mercato molto aggressivo e non va sottovalutato” ha dichiarato.
Eppure le esportazioni verso la Cina nei primi sei mesi del 2015 sono aumentate: per quanto riguarda il food del 31 per cento e per il tessile del 14,4 per cento. Per quanto riguarda invece le aziende italiane autorizzate e certificate ad esportare verso il Paese, 144 sono quelle di prodotti caseari tra le quali non mancano le realtà piacentine, 37 i salumifici e 13 le aziende di pesca.