I tortelli piacentini con la coda, gli anolini della Val d’Arda, le mezze maniche del frate, i tortelli di Parma, i cappelletti reggiani, i tortellini modenesi e quelli con il ripieno del contado di San Giovanni in Persiceto, i tortellini ripieni di castagne, i tortelli ripieni di Parmigiano Reggiano, i cappelletti ripieni di Mora romagnola, quelli con pane e peperoni, i cappellacci di zucca, i ravioli con le anguille di Goro e le verze, i cappelletti con il ripieno di poveracce (le piccole vongole dell’Adriatico), i raviolini con il ripieno di gallinella e i tortelli di patate dell'Alto Savio con il formaggio di fossa.
Sono solo alcuni dei ripieni che fanno dell’Emilia Romagna una regione da record, con le sue paste e quell’inimitabile lungo nastro di uova e farina che diventa sfoglia sotto mani sapienti di cuochi e razdore, o azdore.
Questi ripieni e molti altri ancora, preparati dai cuochi di CheftoChef emiliaromagnacuochi, tra i quali Isa Mazzocchi del ristorante “La Palta” di Borgonovo Val Tidone e Daniele Repetti del ristorante “Nido del Picchio” di Carpaneto Piacentino, andranno a farcire una lunga, unica sfoglia di 60 metri tirata a matterello dalle Mariette di Casa Artusi e da altre razdore, o azdore, dei paesi emiliano romagnoli lungo il Cardo Sud di Expo a Milano.
Martedì 22 settembre, dalle 18,30, andrà in scena la performance di cento mani, quelle dei cuochi e delle massaie di una regione che la rivista Forbes ha celebrato per la miglior cucina del Mondo.
Fare il guinness della pasta ripiena più lunga d’Italia è il giusto finale del Viaggio dell’Emilia Romagna verso Expo; un viaggio slow tra il Po e l’Appennino, attraversando la via Emilia, che ha visto 35 appuntamenti nelle piazze, nei borghi appenninici, sulle motonavi, a cui hanno partecipato decine di migliaia di persone curiose di sapere e di scoprire la straordinaria biodiversità di questa regione.
Il viaggio, ideato da CheftoChef emiliaromagnacuochi e sostenuto da Regione Emilia-Romagna, APT servizi, Slow Food Emilia-Romagna, Confagricoltura ER e tanti altri soggetti, è stata un’esperienza memorabile che verrà raccontata durante l’ultimo appuntamento, il più rappresentativo: Una Regione da record, i 50 ripieni dell’Emilia Romagna. Una testimonianza autentica di come la pasta ripiena, pur nelle sue infinite varianti da provincia a provincia, da comune a comune, rappresenti forti identità.
Martedì 22 settembre, alle 18,30 al Cardo sud di Expo, 35 chef e altrettante sfogline incroceranno mani e matterelli per stupire gioiosamente i visitatori dell’Esposizione Universale. Le paste ripiene prenderanno poi la strada del Refettorio Ambrosiano, nato da un’intuizione di Massimo Bottura e di Davide Rampello, per essere tradotte dagli chef che si alternano al servizio della comunità.
La realizzazione di questo progetto è stata possibile grazie alla stretta collaborazione dell’associazione CheftoChef emiliaromagnacuochi, la Regione Emilia-Romagna, APT Servizi e Slow Food Emilia Romagna.
Un particolare ringraziamento va ai partner del progetto: l’Enoteca Regionale Emilia Romagna, Confagricoltura Emilia Romagna, Unioncamere Emilia Romagna, Ais Emilia e Ais Romagna, Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna; ai main-sponsor Consorzio del Parmigiano Reggiano, Olitalia, Mielizia-Conapi e Consorzio del Prosciutto di Parma.
Il viaggio si avvale del patrocinio di Expo 2015, Touring Club Italiano, Anci, Cai, Aipo e Associazione Nazionale Marinai d’Italia.