Il Festival del Diritto si svela a Expo, Rodotà presenta l’ottava edizione

Il Festival del Diritto, ottava edizione, si presenta e lo fa ai piedi dell’ albero della vita a Expo 2015.

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Parte infatti dal quartiere espositivo milanese l’ avventura della kermesse che quest’anno avrà come tema il futuro.

Si è svolta questo pomeriggio la conferenza stampa di presentazione a Piazzetta Piacenza con la partecipazione del sindaco, Paolo Dosi e del “papà” del Festival, Stefano Rodotà.

Con lui ci siamo fermati a riflettere prima della presentazione, molto partecipata, e preceduta da un intervento musicale curato da un quintetto del Conservatorio Nicolini di Piacenza. Il direttore Lorenzo Missaglia ci ha orgogliosamente presentato i suoi ragazzi: Leonardo Zoncati (clarinetto), Emanuele Bianchi (fagotto), Fiorenzo Ritorto (corno), Luca Ezzi (oboe) e Jacopo Carini (flauto), che hanno eseguito musiche di Ottorino Respighi e Gioacchino Rossini, sotto lo sguardo vigile e severo della statua di Giuseppe Verdi che si trova davanti a Piazzetta Piacenza.

Con il professor Rodotà, come dicevamo, abbiamo fatto una riflessione sui contenuti del Festival 2015, dedicato al futuro ma senza cancellare il passato né appiattirci sul presente che è pieno di futuro.

“Ad esempio – dice Rodotà – quando ci interroghiamo sui migranti, interrogativo del presente, ci chiediamo quale sarà il loro futuro e quale sarà il nostro, quello dell’ Europa, di fronte a questo dato straordinario.

Sembra di tornare agli anni’50 quando ci si chiedeva, in Italia, quale sarebbe stato il futuro del Paese di fronte alla migrazione biblica da Sud verso Nord. Tutto questo è futuro – continua il prof. Rodotà – così come le unioni civili, piuttosto che la tecnoscienza sono futuro, la finanziarizzazione del mondo che è presente ma anche futuro, tra l’ altro il futuro è anche un’ urgenza.  Si tratta di un tema – conclude il giurista –  che non credevamo sarebbe stato così prepotente, che coglie un punto reale ma anche critico.”

Infine, da sottolineare la contentezza di Rodotà il quale si è detto entusiasta di essere arrivato all’ ottava edizione di un Festival con cui si identifica: “Io mi sento identificato prima con Piacenza, mi ritengo piacentino d’adozione, e poi con il Festival. Quella di una manifestazione sul diritto era una scommessa molto difficile che io e Giuseppe Laterza abbiamo voluto cogliere. Da questa edizione mi aspetto il progressivo consolidamento che la manifestazione ha avuto e che è dettato dall’ attenzione della città”.

Una città che partecipa attivamente al Festival che, come ha sottolineato Rodotà, è l’unico ad avere un programma partecipato.

Dal 24 al 27 settembre, quindi, si susseguiranno dibattiti, conferenze e incontri ma anche momenti di spettacolo.

Si parte il 24 settembre alle 17.30 con l’ apertura affidata a un videomessaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ai quali farà seguito un incontro con l’ inquilino precedente del Quirinale, il Presidente Emerito, Giorgio Napolitano che interverrà sul tema “L’ Europa del diritto e il nuovo ordine mondiale”.

Tra gli altri relatori che impreziosiranno via via la quattro giorni piacentina segnaliamo l’ ex presidente del Consiglio Giuliano Amato, i giornalisti Lucio Caracciolo e Barbara Spinelli, lo scrittore Gianrico Carofiglio, i giuristi Sabino Cassese  e Gustavo Zagrebelsky, lo storico Salvatore Settis, il patron di Eataly, Oscar Farinetti, l’ Amministratore Unico di Expo 2015, Giuseppe Sala e l’ ex calciatore della Juventus, Lilian Thuram.