Alloggi popolari, cambia il regolamento per l’accesso alle graduatorie

Alloggi popolari

Alloggi popolari, cambia il regolamento. Una variazione che segue la linea dettata dalla Regione Emilia Romagna e che fissa alcuni nuovi paletti per i cittadini che intendono fare domanda per ottenere un alloggio. Innanzitutto sarà necessario essere residenti a Piacenza da almeno tre anni. Una volta rispettata questa condizione verranno raddoppiati i punti a favore delle giovani coppie, ovvero sotto i 35 anni. Da questo punto di vista d’ora in poi saranno prese in precisa considerazione anche le coppie non sposate e maggiormente avvantaggiati anche i genitori “single” con figli minorenni a carico. Cambiano le regole anche per i coniugi che dopo una separazione saranno obbligati a lasciare l’appartamento al consorte o alla consorte: in questo caso la proprietà dell’abitazione non sarà considerata elemento per un abbassamento del punteggio. In caso di condanna per violenza domestica di un coniuge, quest’ultimo verrà allontanato mentre la famiglia potrà restare nell’alloggio.

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In tema di disabilità verranno introdotte le categorie ‘lieve’, ‘media’ e ‘non autosufficienza’ e da oggi contribuiranno ad aumentare il punteggio tutti i membri della famiglia disabili e non solo il più grave.

Pugno di ferro contro coloro che non rispettano le regole: chi sarà sorpreso occupare un alloggio popolare abusivamente, non potrà partecipare alle graduatorie per 10 anni. Saranno esclusi anche coloro che allo scadere dei tempi opporranno resistenza alla restituzione della casa.

Esclusione dalle graduatorie anche per quelle famiglie con reddito Isee pari a zero.

“E' un regolamento coraggioso, severo ma equo. Per nulla astratto, frutto dell'esperienza sul campo dell'ufficio abitazioni e dei servizi sociali” spiega l’assessore comunale Stefano Cugini. “E' un testo in cui le deroghe tornano a essere un'eccezione, perché tutte le volte che si "deroga", si sta negando a qualcun altro un diritto. Un bel combinato di pesi e contrappesi, a tutela delle varie fattispecie di utenze deboli e mirato a ridurre la possibilità degli inquilini di "prendere in ostaggio" il Comune. Va detto, purtroppo accade. Ora il passaggio in commissione e in consiglio comunale, dove gli emendamenti potranno migliorare ancora l'impianto. D'altronde il cambiamento passa attraverso il coraggio delle scelte. Ancora una volta, ci stiamo mettendo la faccia”.