Ormai le vacanze della Lpr sono agli sgoccioli. Lunedì si riparte dal Palabanca,che sarà per l’ennesima stagione il teatro del grande volley della Superlega. Si riparte dal tecnico Alberto Giuliani e da una rosa quasi totalmente nuova rispetto al recente passato. Alle 15:30 di lunedì 31 agosto alle chiacchiere subentreranno i fatti, con il primo allenamento stagionale dopo il saluto, più che doveroso, a quei tifosi che hanno passato buona parte dell’estate con le dita incrociate, nella speranza di non veder svanire nel nulla una passione che li unisce a questi colori da tanti anni. Speranza che è risultata non vana, vista l’iscrizione del club alla massima serie, seppur con una veste tutta nuova ed affascinante, poiché quasi esclusivamente formata da piacentini, come Arici di Lpr e Pighi.
A non cambiare mai, invece, è il colore della maglia del capitano, Hristo Zlatanv. Questa volta anche lui ha rischiato seriamente di partire in direzione Milano, poi una chiamata, poco prima del gong, ha messo tutto a posto anche questa volta.
Dove hai passato le ferie?
A Marina di Ravenna, anche se il tempo per rilassarsi è stato poco visto quello che è successo questa estate:è stata lunghissima e travagliata, ma le ferie sono iniziate solamente dopo che si è sistemato tutto. Detto questo, non vedo l’ora di tornare in palestra, anche perché lo scorso anno abbiamo finito troppo presto: nonostante la mia età mi manca parecchio.
Troverai un tecnico che ha vinto tanto come Giuliani, può essere uno stimolo in più?
Assolutamente sì. Sono convinto che non sarà difficile andare d’accordo con lui: anche se la squadra non è da vetta della classifica, lo stimolo deve sempre essere quello di andare in campo per vincere. Da parte mia non mancherà mai.
A mercato quasi finito che idea ti sei fatto della nuova Lpr?
La società ha fatto il possibile per esserci e l’impossibile per creare una squadra competitiva. Probabilmente non abbiamo la rosa delle big, ma proveremo a fare del nostro meglio per arrivare più in là possibile.
Secondo te che chi giocherà per lo scudetto?
Difficile dirlo, anche se ci sono 3-4 squadre molto ben allestite: penso che la vittoria di Trento dello scorso anno dimostri che in questo sport il collettivo è fondamentale. Alla fine credo che saranno le solite note a contendersi il titolo.
Che ruolo potrà recitare Piacenza?
Noi abbiamo un compito ben preciso, che si spinge ben al di là del posizionamento in classifica: dobbiamo dar spettacolo in campo per fare innamorare la nuova dirigenza di questo sport. Dentro di me sono convinto che questo avverrà molto presto.
I play off sono irraggiungibili?
Penso che siano un obiettivo raggiungibile: per arrivarci però dobbiamo trovare la condizione ed un’identità di squadra. Dobbiamo lavorare duro e remare tutti nella stessa direzione.