Sballo a tutti i costi. I dati diffusi in questi giorni dal ministero degli interni sul consumo di droga tra giovani e giovanissimi anche a Piacenza (262 segnalazioni nel 2014) destano grande preoccupazione. E la situazione è peggiorata drasticamente da quando sul mercato sono state immesse nuove droghe. Il tossicologo piacentino dell’Ausl Renato Zurla commenta amaramente lo spaccato attuale della situazione e sostiene che occorre fare di più sotto il profilo culturale ed educativo.
“Il problema della dipendenza da sostanze psicoattive è un problema che non è diminuito, è aumentato e investe soprattutto le fasce più deboli della popolazione, i giovanissimi. Non è importante il numero delle persone che sono toccate dal fenomeno. Bisogna rendersi conto che è ora di correre ai ripari dal punto di vista culturale. Bisogna affrontare temi come stili di vita, fare formazione, educazione partendo dalle classi più giovani. Mi pare che sia opportuno. C’era stata un’ipotesi di fare un progetto con il Miur in passato. Io credo che se prendessimo tutti consapevolezza e se si partisse con un piano molto forte di prevenzione, faremmo la cosa giusta”.
“Rispetto al passato la situazione è peggiorata, certamente. Alle droghe tradizionali come hasisc, marijuana, eroina e cocaina, oggi si aggiunge un mercato inesauribile di pasticche, anfetamine e varie droghe sintetiche. Per non parlare dell’alcol, il “treno” dove salgono tutte le altre sostanze, una droga di accompagnamento. Possiamo fare finta di nulla, ma questo è il problema. Resto ottimista, ma dopo decenni in cui si parla e si discute, siamo al punto che occorre fare molto di più”.