Diga del Brugneto: ok dalla Liguria. Bonaccini: “L’accordo aiuta Piacenza”

Diga del Brugneto

L'accordo sul rilascio di 600 mila metri cubi d'acqua dalla Diga del Brugneto è stato finalmente  raggiunto. Soddisfazione è stata espressa sia dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il quale sostiene  che la "collaborazione fra le Regioni è un esempio dell’Italia che funziona", sia da quello dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che ritiene questo accordo importate per dare una mano all'agricoltura piacentina.

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Questo accordo, infatti,  è fondamentale per il sostegno del nostro settore primario, in forte crisi a causa della siccità da alcune settimane. L'erogazione dell'acqua avverrà su quattro giorni, da sabato a martedì, e servirà anche a tutelare le necessità ambientali del fiume Trebbia. Un lieto fine dopo una lunga trattativa, che sicuramente porterà gli agricoltori piacentini a fare un sospiro di sollievo.

 

INTESA E-R LIGURIA SU ACQUA, LEGA: RILASCIO INSIGNIFICANTE

"Una goccia nel mare. Così si può definire l' accordo firmato oggi dalla regione Emilia Romagna e dalla regione Liguria per un ulteriore rilascio di acqua dalla diga del Brugneto. I due presidenti delle regioni interessate affermano che rilasciare 600 mila metri cubi d' acqua significa tutelare le necessità ambientali e
rispondere ai bisogni irrigui dell' agricoltura piacentina. O non hanno capito l' entità del problema e, visto il posto che occupano, è estremamente grave o, ancora peggio, sono perfettamente consapevoli di tutto ma stanno prendendo in giro la gente. Occupandoci della problematica, tutti abbiamo avuto la netta sensazione che una categoria produttiva, quella degli agricoltori , si senta sempre più abbandonata a se stessa. Oggi, l'intero settore primario, profondamente deluso si interroga sulla possibilità di proseguire nella propria attività o smettere. Nel comunicato istituzionale che magnifica l' accordo si cita espressamente la coltura del pomodoro. I due presidenti si compiacciono dicendosi certi che questo rilascio insignificante, perché di un rilascio di cui non si avrà traccia si
tratta, permetterà di portare tranquillamente a maturazione questo prodotto. Noi consigliamo vivamente ai firmatari di verificare sul posto il risultato ottenuto. Accompagnati magari dall'assessore Gazzolo, sempre più defilata in quanto impegnata ad elaborare sistemi di irrigazione applicabili su Marte ma non nel piacentino. Si renderanno conto di persona di quelle che erano le legittime aspettative degli agricoltori e di quelli che sono gli obiettivi raggiunti dal loro accordo. In termini di possibilità irrigua zero, incavolatura tanta. La diga è praticamente al massimo della sua capacità di contenimento, ovvero 25 milioni di metri cubi. Uno studio dice che l' esigenza idrica della vallata varia dai 15 ai 18 milioni di metri cubi d' acqua, a seconda delle condizioni climatiche. Quest' anno siamo sicuramente vicino ai valori massimi . E loro pensano che aggiungendo 600 mila metri cubi ai 4 milioni rilasciati in precedenza si riesca a risolvere il problema? E' questa semplice considerazione che fa sorgere in noi il dubbio che il vostro accordo, cari governatori, sia una presa in giro. Fummo gli unici a Bobbio, nel 2013, a definire insufficiente l'accordo raggiunto per un rilascio supplementare pari a 2 milioni. Qualcuno, presidente di un consorzio che dovrebbe essere dalla parte degli agricoltori, non perse l'occasione di definirci populisti. Orgogliosi di esserlo se vuol dire ascoltare le esigenze dei cittadini e cercare di risolvere i problemi.
Tra tavoli, cabine di regia, contratti di fiume, in tre anni avete speso fiumi di parole ma risultati zero. Sistematicamente a fine
luglio si parla di carenza idrica in Valtrebbia. Sono anni che la Lega Nord di Piacenza si batte e fa tutto quanto è nelle sue possibilità per risolvere un problema che non è solo degli agricoltori ma di tutta una vallata che, ricordiamoci bene, vive sul turismo. Giunti a questo punto occorre prendere seriamente in considerazione la possibilità di chiedere i danni alla regione Liguria, o agli altri enti preposti, ogni qualvolta una regimentazione della diga non adeguata comporti rilasci che provocano danni ai nostri territori".

COLDIRETTI: SICCITA’ BENE ACQUA DAL BRUGNETO
 

"Esprimiamo apprezzamento per l’accordo relativo al rilascio straordinario di 600 mila metri cubi d’acqua dalla Diga del Brugneto, per rispondere ai bisogni irrigui dell’agricoltura piacentina nella morsa del caldo e della siccità e tutelare al contempo la salvaguardia ambientale del fiume Trebbia. 

Con queste parole Marco Crotti, presidente di Coldiretti Piacenza, commenta l’accordo tra le Regioni Emilia-Romagna e Liguria per l’erogazione straordinaria dalla diga del Brugneto verso il fiume Trebbia autorizzata a partire dalle ore 14.00 di oggi e per i prossimi 4 giorni.
“Si tratta, commenta Fausto Zermani, presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza, di un risultato raggiunto per mezzo di un gioco di squadra tra più livelli amministrativi che hanno dato dimostrazione di una rinnovata sensibilità rispetto ai temi irrigui e di saper ragionare in termini solidali. Il dialogo è infatti l’unica strada percorribile per dare una risposta concreta ad un problema che in questa zona si verifica ogni anno e dare così un segnale di discontinuità rispetto a come veniva vista e gestita la tematica irrigua in passato.”
“Le trattative hanno visto infatti, spiega Marco Crotti presidente di Coldiretti Piacenza,   le due regioni e la città di Genova fare sistema, per rispondere in modo efficace ai reali bisogni degli imprenditori. Dal Consorzio di Bonifica, all’assessore Gazzolo e a Bonaccini fino ad arrivare agli imprenditori agricoli stessi che hanno messo in campo tutte le azioni possibili per affrontare la situazione di emergenza con aumenti dei costi produttivi non indifferenti: tutti hanno dato dimostrazione di fare la propria parte in questa vicenda. L’auspicio per il futuro è che si possa risolvere il problema del Trebbia in modo strutturale e non nella continua ed annunciata emergenza”.