Servizi di alloggio e ristorazione e servizi alle imprese (ivi compresi anche il noleggio e le agenzie di viaggio) sono i due settori nei quali la movimentazione delle imprese femminili è stata più ampia. Nel primo caso tra il giugno 2014 ed il giugno 2015 le imprese femminili sono aumentate di 29 unità, nel secondo di 13. I segnali positivi non si sono però fermati qui. Numeri di un poco inferiori si sono registrati anche con riferimento ai servizi di trasporto, alle attività immobiliari e a quelle manifatturiere, così come alle attività finanziarie ed assicurative e alle altre attività dei servizi.
L’altro lato della medaglia, quello dei settori che sono calati, comprende invece l’agricoltura (-43 imprese), il commercio (-24 imprese), le attività professionali (-8 imprese) e poi a seguire fornitura di acqua, costruzioni, servizi di informazione e comunicazione, attività sportive e di intrattenimento, estrazione di minerali.
Il dato di stock -che tiene conto di aumenti e riduzioni- è restato quasi costante: il 30 giugno 2015 le imprese femminili erano 6.485, ad un anno di distanza sono 6.481.
Nel corso del primo semestre del 2015 le iscrizioni sono state 266 mentre le cessazioni 296. I tre quarti di queste chiusure si sono però concretizzati nel corso del primo trimestre. Nel secondo scorcio d’anno le iscrizioni sono state più delle cessazioni.
La presenza media delle imprese femminili a Piacenza è pari a 21,4 su 100 totali. Nella disaggregazione per comuni si manifesta in verità una buona variabilità: si va dalle 29,6 imprese femminili su 100 di Cerignale alle 4,3 su 100 di Caminata. Il capoluogo si colloca un poco al di sotto del valore medio (20,8/100), con le sue 2.317 imprese femminili (che rappresentano il 35,75% del totale provinciale).
Commercio ed agricoltura sono in assoluto i settori nei quali le donne fanno più attività d’impresa. A livello generale il 27,1% delle imprese femminili piacentine lavora nel commercio ed il 19,8% in agricoltura. Una presenza così forte in agricoltura non si registra in nessuna delle province vicine:
In alcuni comuni piacentini la presenza imprenditoriale femminile si concentra proprio nel settore primario: si tratta di comuni quali Piozzano, Pecorara, Travo, Morfasso, Coli, Farini, Gropparello, Ziano, Corte Brugnatella, Bettola, Ferriere e Besenzone.
Allargando lo sguardo alle province vicine (così come al contesto regionale e nazionale) si osserva una certa dinamicità dell’insieme, superiore a quanto osservato a Piacenza. A Lodi e Parma la variazione percentuale tendenziale è stata ampiamente positiva (+2,2% a Lodi, +1,8% a Parma).
Variazione delle imprese femminili, Piacenza e territori di confronto
Giugno 2014 Giugno 2015 Variazione % % Imprese Femm. 2014/2015 sul Totale Imprese Piacenza 6.485 6.481 -0,1 21,4 Parma 8.990 9.149 1,8 19,8 Reggio Emilia 9.627 9.690 0,7 17,3 Cremona 5.921 5.937 0,3 19,9 Lodi 3.097 3.166 2,2 18,3 Pavia 10.428 10.470 0,4 21,5 Emilia Romagna 92.726 93.441 0,8 20,2 ITALIA 1.294.880 1.306.214 0,9 21,6 Fonte: elaborazioni CCIAA Piacenza su dati Infocamere Stockview