Si torna a parlare della volontà di Poste Italiane di chiudere 53 uffici in Emilia Romagna, tra i quali 8 filiali piacentine delle frazioni di Settima, Santimento, Biana, San Giuliano, Godi, Rezzano, Vicobarone e San Nazzaro. Gli otto sindaci di Gossolengo, Rottofreno, Pontedellolio, Castelvetro, San Giorgio, Carpaneto, Ziano e Monticelli, infatti, non si arrendono alla spending review e domani, martedì 4 agosto, incontreranno alle 11:30 nella sede centrale delle Poste in via Sant'Antonino, il direttore delle Poste piacentine Enrico Carini.
I sindaci, che giudicano troppo penalizzante la soluzione e partecipano infatti alla diffida nazionale contro Poste Italiane al fine di aprire un confronto più serio, sono però disposti ad un'apertura, come ha spiegato il sindaco di Castelvetro, Luca Quintavalla, ai microfoni di Radio Sound95: "Il confronto di domani sarà mirato a fare proposte anche molto concrete: noi siamo disposti a sacrificarci singolarmente, cioè a ridurre i giorni di apertura dei singoli uffici, ma vogliamo che nessuno venga chiuso".
La disponibilità dei sindaci si accompagna, però, ad una certa diffidenza, specie nei confronti del cosiddetto "postino telematico", la soluzione alternativa proposta da Poste Italiane: "Vogliamo capire come la proposta che propone Poste possa funzionare nei nostri territori. Siamo molto scettici e dubbiosi nei confronti di questo nuovo tipo di servizio che loro propongono in alternativa all'ufficio postale fisso", ha infatti concluso Quintavalla.