Tagli, “Piacenza rischia di perdere il Politecnico e l’orchestra Cherubini”

 Bilancio tra i più difficili per la Camera di commercio di Piacenza, che in mattinata si è riunita per l’approvazione della variazione 2015. I tagli non mancano e a soffrirne di più, a quanto pare, non saranno le aziende ma i soggetti che dall'ente camerale ricevevano sostegno. Soprattutto le università e i centri di formazione culturale. 

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Nel dettaglio: alla Cattolica è stato tagliato il 50%, il Nicolini rischia di vedersi tagliate le risorse nell’anno in corso e all’orchestra Cherubini non sono stati erogati i contributi del 2014, mentre non è stato stanziato nulla per il 2015. Anche se “sappiamo che ci sono altre città interessate ad ospitare un progetto così importante” ha detto Parenti. 

Il contributo all’università Cattolica per il 2015 è stato dimezzato, da 105 mila euro a 52mila euro, al Politecnico si passa dai 70 mila a 40mila, mentre per la Cherubini sono stati deliberati 30mila euro per il 2014 mentre non risulta nulla per il 2015. 

Il bilancio della Camera di commercio di Piacenza è infatti lacrime e sangue, con un disavanzo di 1 milione e 230mila euro (in peggioramento rispetto alle attese di 73mila euro). Il che “potrebbe mettere a rischio lo stato patrimoniale dell’ente”. 

Non solo, perché anche manifestazioni di promozione del territorio rischiano di essere molto ridimensionate. In particolare il premio Coppa d’Oro, i cui stanziamenti saranno tagliati della metà.

“Diminuendo le risorse degli aiuti occorre che le istituzioni uniscano le loro forze per non far mancare l'ossigeno vitale per le colonne portanti del futuro, cioè le università, che sono certamente il futuro della città – ha detto il presidente uscente della Camera di commercio, Giuseppe Parenti -. Il rettore del Politecnico mi ha spiegato che si stanno ritirando dalle zone di periferia come succede a Lecco e a Cremona, dice che se il territorio ci crede e ci aiuta, siamo presenti, ma se ci snobba, possiamo ritirarci a Milano perché nella sede centrale hanno maggiori economie di scala. La Cattolica è più radicata ma anche loro hanno bisogno di più risorse”.