Il progetto doveva rimanere top secret ma, evidentemente, è tale la voglia di partire che con il passare del tempo i vertici di Confindustria, volenti o nolenti, si lasciano scappare via via un dettaglio in più di questo progetto di riqualificazione di una parte della città. Se fino a ieri si conoscevano gli intenti, oggi si può dire con certezza anche la zona: l’Infrangibile.
E’ questo il quartiere che l’associazione degli industriali piacentina avrebbe individuato per portare a compimento un grande progetto di riqualificazione, utile a ridare vita a una parte della città caduta in disuso e rilanciare l’economia.
Sì, perché come ha spiegato in mattinata il presidente Alberto Rota – a margine della presentazione dei risultati dell’indagine congiunturale sull’andamento dell’economia – sempre più per far ripartire Piacenza “servirebbero investimenti pubblici”. E ha aggiunto: “Stiamo lavorando a un progetto di riqualificazione di una parte della città. Già presentato al Comune, che ha dimostrato interesse e ci ha detto chiaramente di andare avanti”.
Certo, a quanto pare, palazzo Mercanti non dovrebbe sborsare un euro o quasi – anche a fronte delle esangue casse pubbliche – ma sicuramente potrebbe facilitare in vari modi la riuscita del piano.
“Vogliamo riqualificare un'area e collocarvi un polo scolastico ma non solo – si è spinto a dire il presidente di Confindustria -, portando in quella zona gli istituti, le palestre, i campi gioco e molto altro”. Quindi un’idea che potrebbe riguardare, potenzialmente, l’intera città. Chissà.
Senza dimenticare che all’Infrangibile, in via Stradella, sono presenti due istituti scolastici, tra cui la De Gasperi, dai quali si potrebbe partire per questo progetto.
Ad aggiungere qualche indizio ci ha pensato il direttore di Confindustria, Cesare Betti: “Vorremmo riqualificare un’are urbana, attraverso plessi scolastici, impianti sportivi e edilizia sociale. Quindi con un’intervento pesante, che servirebbe a sistemare una parte della città e costituirebbe una sorta di volano per le imprese, sopratutto del settore dell’edilizia. Si tratterebbe di un recupero, abbattendo l’esistenze e ricostruendo per gradi”.
Questi i contorni del progetto, mentre i dettagli rimangono in via di definizione. Anche se il numero uno degli Industriali Alberto Rota ha assicurato: “Abbiamo già trovato i finanziamenti, anche se sarebbe in sostanza un investimento a costo zero, cioè si sosterrebbe da solo”.