Il rischio di chiusura degli ospedali di Fiorenzuola e Castelsangiovanni e il ricorso contro la mancata applicazione integrale della sentenza della Corte Costituzionale sulle pensioni. Questi i due temi più caldi al centro dell'assemblea generale dei pensionati e delle pensionate piacentine in programma questa mattina (lunedì 27 luglio) nella sala Nelson Mandela della Camera del Lavoro di Piacenza. Nell'incontro, aperto ad iscritti al sindacato pensionati della Cgil ma anche ai non iscritti, informazioni e aggiornamenti su problematiche che riguardano tutti i cittadini. Oltre alla già nota questione della rivalutazione delle pensioni,la discussione sull'accordo – siglato dalla conferenza Stato-Regioni – che potrebbe avere ricadute pesanti sulla sanità piacentina.
"I partecipanti all'assemblea precedente erano molto arrabbiati – ha spiegato il segretario generale Spi Cgil di Piacenza, Luigino Baldini – per la non integrale applicazione della sentenza della Corte Costituzionale sulla rivalutazione delle pensioni: abbiamo quindi deciso di suggerire a tutti di passare in Cgil per fare i calcoli in modo chiaro e non affidarsi al cedolino in arrivo, che non dá spiegazioni, e di presentare un ricorso-tipo sperando – nella migliore delle ipotesi – in una ripronuncia della Corte Costituzionale, visto che il Governo ha messo solo 2 dei 15 miliardi che la pronuncia della Corte aveva imposto di stanziare".
"Come Spi – ha aggiunto Baldini – non possiamo poi stare a guardare nemmeno sul fronte Sanitá: ai tagli che si prospettano con l'accordo del 2 luglio tra Stato e Regioni si potrebbero aggiungere ulteriori tagli per 10 miliardi. Questo significa che Piacenza rischia di subire la chiusura degli ospedali di Fiorenzuola e Castelsangiovanni".
"Rischiano – ha concluso Baldini – di essere colpite ancora una volta persone in condizioni di fragilità, da tutelare: dobbiamo darci da fare per invertire la rotta".