Il comitato per il NO al Bitume SI' al Parco del Trebbia critica la gestione del parco. La portavoce di questo comitato, Stefania Massari, dichiara "Dopo cinque o sei settimane molte delle piante che erano state piantate all'inaugurazione del parco del Trebbia sono morte. Il parco non viene curato e se già dopo cinque settimane è in questo stato, noi ci chiediamo tra qualche anno cosa succederà. Si continua a dire che bisogna puntare allo sviluppo turistico, ma se lo sviluppo turistico è fare un bitumificio e abbandonare il parco, non abbiamo molte possibilità".
Una provocazione, quella del bitumificio, rivolta al sindaco di Gossolengo Angelo Ghillani, che per venerdì sera ha convocato un'assemblea pubblica sull'argomento. "Da questa assemblea non ci aspettiamo niente di buono" continua Massari "in quanto temo che le decisioni siano già state prese". "Invitiamo tutti i cittadini a partecipare, anche se il nostro rammarico è che sia stata fissata a luglio, quando tutti sono in vacanza, e di venerdì sera, quando magari anche i pochi rimasti a casa hanno deciso di partire per le vacanze, limitando ancora di più il diritto dei cittadini a partecipare a un evento che per noi è molto importante". Una scelta che impatterà sulla vita dei cittadini per i prossimi venti o trent'anni, secondo il comitato. Comitato che, però, non si è fermato alla semplice critica ma, tramite un legale, ha inviato una diffida a Ghillani, la quale intimava il sindaco di non autorizzare la Cava del Molinazzo. Infatti, questa, essendo probabilmente collegata al bitumificio, spiega Massari, dovrebbe essere sottoposta alla via cumulativa, per analizzare l'impatto che questa e gli altri impianti presenti sul territorio avrebbero sull'ambiente.