La musica oltre le sbarre, il rock degli Hungryheart nel carcere delle Novate

Un pomeriggio musicale molto speciale al carcere delle Novate di Piacenza, quello di sabato 1 agosto. Davanti a una quarantina di persone detenute si sono esibiti gli Hungryheart, la band che ha presentato il suo ultimo album, appena uscito in distribuzione internazionale per l'etichetta Tanzan Music.

Radio Sound

Il tipo di musica – rock melodico – la capacità di coinvolgimento, la carica emotiva, la sicura professionalità dei musicisti hanno innescato la miscela giusta e il pubblico ha partecipato con entusiasmo. Il concerto musicale è risuonato non solo nella sala conferenze del nuovo padiglione delle Novate, ma per tutto il carcere.

L'iniziativa è stata organizzata da Asp "Città di Piacenza" e dal Comune di Piacenza in collaborazione con la Direzione dell'Amministrazione Penitenziaria, a dimostrazione ancora una volta che la musica può superare tutti i confini, anche nel senso letterale di tale affermazione, visto che nel salone del carcere erano presenti diverse etnie e gli italiani erano una minoranza.

Gli Hungryheart ovvero Josh Zighetti voce e chitarra, Mario Percudani, chitarra e seconda voce, Paolo Botteschi, percussioni e Stefano Scola, basso elettrico, hanno eseguito brani di loro composizione, tratti soprattutto dai loro album – quello nuovo si intitola "Dirty Italian Job"– e alcune cover tra le quali molto apprezzate “Man In The Mirror” di Michael Jackson e "Sweet Home Alabama" dei Lynyrd Skynyrd.

Il tempo è volato, cosa che in carcere non succede quasi mai, e alla fine molti sono andati a complimentarsi con i componenti della band.