La Regione Liguria è vicina all'accordo per smaltire 200 tonnellate al giorno di rifiuti dell'area metropolitana di Genova nel termovalorizzatore di Piacenza per un periodo limitato dai 70 ai 90 giorni e a parità di costo dell'impianto piemontese in cui sono stati portati fino a pochi giorni fa con una spesa di circa 100-120 euro a tonnellata. Entro oggi (martedì 21 luglio) dovrebbe essere siglata l'intesa tra le due Regioni. Lo ha detto l'assessore regionale Giampedrone.
Comunicato Stampa sui rifiuti bruciati a Piacenza provenienti da Genova
Sui rifiuti liguri che verranno bruciati in Emilia-Romagna in particolare nell’inceneritore di Piacenza Bonaccini e Toti hanno resuscitato il patto del Nazareno. In questo modo tutti i buoni propositi annunciati appena qualche giorno fa dalla Regione sono già disattesi visto che avremo degli inceneritori che, con la scusa dell’emergenza, funzioneranno sempre a pieno regime così come indicava il decreto Sblocca Italia.
Queste le affermazioni dell’assessore regionale all’Ambiente Paola Gazzolo riportate dal Fatto Quotidiano: “Con quest’accordo si superano le preoccupazioni dei cittadini e degli enti locali conseguenti alle applicazioni dell’art. 35 del decreto Sblocca Italia”
Proclami, solo proclami per nascondere la realtà! Ci opporremo in tutti i modi a questo insensato provvedimento, così come abbiamo già dichiarato con la marcia che il M5S ha fatto pochi giorni fa a Parma! No all'art. 35 dello Sblocca Italia! L'Emilia Romagna non deve diventare la pattumiera dell'Italia, non se lo meritano i cittadini!
Soprattutto perché qualcuno pare non ricordare che il territorio della Pianura Padana è tra i più critici al mondo in termini di inquinamento atmosferico. Da una parte si illudono i cittadini che con senso civico differenziano i rifiuti; dall'altra si vanificano questi sforzi bruciando i rifiuti di altri territori!
I consiglieri comunali del M5S di Piacenza San Giorgio e Podenzano
Il consigliere regionale del M5S, Gian Luca Sassi, contro l’imminente accordo tra Emilia-Romagna e Liguria che dovrebbe portare a bruciare nell’inceneritore di Piacenza 200 tonnellate di spazzatura al giorno. “Una soluzione che risolve i loro problemi e peggiora i nostri. Non ci arrenderemo”
“Se Bonaccini è convinto che spostando la destinazione dei rifiuti liguri da Parma a Piacenza il problema sia risolto si sbaglia di grosso. Eravamo contrari a questo accordo prima e lo siamo ancora di più adesso”. È questo il commento di Gian Luca Sassi, consigliere regionale del M5S, riguardo al patto tra Emilia-Romagna e Liguria che dovrebbe essere siglato nelle prossime ore e che porterà 200 tonnellate al giorno nell’inceneritore di Piacenza per un periodo limitato che andrà dai due ai tre mesi. “I dubbi che abbiamo sollevato su questa vicenda non erano legati all’inceneritore di Parma. Se la Giunta pensa che spostando la destinazione della spazzatura il problema è stato azzerato è completamente fuori strada – spiega Gian Luca Sassi – Siamo la regione d’Italia dove si respira l’aria peggiore, non possiamo permettere che invece di andare verso una progressiva diminuzione dei rifiuti bruciati e la chiusura di tutti gli inceneritori si aumenti la loro capacità. Dire di sì a questo accordo è semplicemente da irresponsabili. Anche perché non c’è al momento nessuna garanzia che si tratti di bruciare dei rifiuti una tantum. La Liguria non ha un piano efficiente e di certo l’emergenza in cui sono piombati non si esaurirà grazie al nostro soccorso. Finiti i 90 giorni e le 18mila tonnellate di rifiuti che avremo bruciato nel frattempo e che finiranno nell’aria che respirano i cittadini di Piacenza cosa si farà? Si andrà alla ricerca di un altro inceneritore e un’altra città da sacrificare? Senza contare che visto che in Italia le emergenze legate ai rifiuti sono all’ordine del giorno presto ci troveremo ad affrontare dei casi analoghi. Per questo – conclude Sassi – faremo di tutto per cercare di impedire questa ennesima beffa per i nostri cittadini che vedranno ancor di più calpestato il loro diritto alla salute”.