Dopo Isabella Ferrari e Piergiorgio Odifreddi continuano gli appuntamenti teatrali a Veleja. Il prossimo sarà venerdì 24 luglio, sempre alle 21.30, e questa volta la protagonista sarà Elena, la donna più bella del mondo. Chi potrebbe impersonarla meglio di Stefania Sandrelli, icona del nostro cinema, simbolo della femminilità e dell’erotismo made in Italy (pluripremiata e consacrata da oltre centoventi film tra cui capolavori come Divorzio all’italiana di Germi o C’eravamo tanto amati di Scola…)?
E’ a maggior ragione una scelta di grande maturità artistica quella della Sandrelli che oggi, attrice impegnata e consapevole, dà voce non all’Elena omerica, ma alla versione più grottescamente e visionariamente saggia in cui l’ha fissata Ritsos: una creatura che, alla fine della sua vita, non si crogiola nel ricordo della propria bellezza ma anzi ne scorge la futilità. Lo spettacolo vede la firma alla regia di Giovanni Soldati. La musica sarà eseguita dal vivo al pianoforte dal M°. Guido Scano.
Elena di Ghiannis Ritsos
Elena, moglie del greco Menelao era la donna più bella del mondo che Afrodite aveva promesso al troiano Paride se lui l'avesse eletta la più bella fra le dee. A causa sua scoppia la guerra di Troia, perché i greci volevano riprenderla indietro, mentre Paride la tratteneva in Asia Minore.
Ritsos immagina Elena, la donna più bella del mondo, da vecchia, pluricentenaria (“dovremo invecchiare molto prima di diventare giusti, il sereno distacco nei giudizi quando non avremo null'altro”). I segni della sua antica bellezza si sono dissolti, il corpo è in disfacimento. Vive in una stanza decrepita disseminata di oggetti che risvegliano la sua memoria, a tratti confusa, con struggenti momenti di ricordo, che rianimano il suo passato glorioso e felice.
E’ ormai trascorso tanto tempo dalle rivalità e le passioni si sono inaridite.
Per Ritsos Elena personifica la convinzione che qualcosa si salva sempre da un naufragio, dalla distruzione totale: “là dove qualcuno resiste ancora senza speranza, forse lì rivive la storia come la chiamiamo noi e le bellezze umane, su quei tripodi in cui arde un po' d'alloro e il fumo sale sfilacciandosi come il vello d'oro”.
Stefania Sandrelli
Originaria di Viareggio, entra nel mondo del cinema giovanissima a 15 anni, ottenendo da subito grande successo nel film Il federale diretto da Salce e soprattutto nei due capolavori della commedia all'italiana di Pietro Germi Divorzio all’italiana e Sedotta e abbandonata che la fanno diventare una star a neanche vent’anni. Dopo aver girato un altro grande film, Io la conoscevo bene, diretta da Antonio Pietrangeli, ottiene la consacrazione grazie a Bernardo Bertolucci – con cui gira Il conformista e il kolossal Novecento – e a Ettore Scola che la sceglie per il film cult C’eravamo tanto amati. Lavora anche all’estero e nell'ultimo film di Germi Alfredo Alfredo duetta con Dustin Hoffman. Lo humour e leggerezza della sua recitazione le permettono di farsi valere poi anche in altri generi cinematografici come testimoniano gli esilaranti episodi di cui è protagonista in Quelle strane occasioni, Dove vai in vacanza? e L’ingorgo di Luigi Comencini. Dopo La terrazza, di nuovo diretta da Scola, Stefania è protagonista di un breve ciclo erotico di pellicole in cui emerge tutta la sua carica di sensualità e che la consacrano come icona femminile come La chiave di Tinto Brass e L’attenzione di Giovanni Soldati. Continua quindi il suo percorso nel grande cinema d’autore italiano con Bertolucci (in Segreti segreti e Io ballo da sola), Scola (La famiglia e La cena), Francesca Archibugi (Mignon è partita) e più recentemente con Gabriele Muccino (L’ultimo bacio), Ferzan Ozpetek (Un giorno perfetto), Paolo Virzì (La prima cosa bella). Al cinema intervalla di tanto in tanto l’impegno in fortunate fiction tv (Il maresciallo Rocca, Il bello delle donne, Una grande famiglia…) e in teatro con pochi preziosi e scelti lavori.
Protagonista assoluta del cinema italiano, nel corso della sua carriera ha ricevuto moltissimi premi, tra cui tre David di Donatello, sei Nastri d’argento, il Leone d’oro alla carriera nel corso della 62° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, il titolo di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres, all’ambasciata ambasciata francese in Italia.
Ingresso libero e gratuito a tutti gli spettacoli.
Per info: Associazione Cavaliere Azzurro tel. 0523.76.92.92 cel. 331.14.66.809
mail: info@veleiateatro.com web site: www.veleiateatro.com
Comune di Lugagnano tel. 0523 891232 – 89 12 08
Tutti gli spettacoli si tengono nella magnifica cornice dell’Area Archeologica Nazionale di Veleia Romana. In caso di maltempo sul sito web e su fb saranno indicati gli aggiornamenti sull’agibilità dello spettacolo.
Al termine di ogni spettacolo, il salumificio La Rocca di Castell’Arquato, l’azienda agricola Pier Luigi Magnelli, l'Associazione Viticoltori Val Chiavenna e Tollara Vini offriranno al pubblico e agli artisti una degustazione di vini e salumi piacentini.