Piergiorgio Odifreddi affronta Omero al Festival di Teatro Antico

Dopo la prestigiosa carriera accademica (tra Usa e Torino), i successi editoriali, le importanti ricerche scientifiche nel campo della logica, Piergiorgio Odifreddi affronta Omero. E lo fa alla sua maniera, guidandoci tra paradossi e rompicapi (dalla Verità all'Infinito) che hanno ossessionato gli antichi e i moderni. E sarà proprio lui il protagonista della seconda serata del Festival di teatro Antico di Veleja martedì 21 Luglio alle 21.30 in "Odissea – un racconto mediterraneo (Canto XII) – Il problema dei buoi di Archimede", uno spettacolo progetto e regia di Sergio Maifredi.

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Con gli strumenti della logica (lo studio del logos, vale a dire del pensiero e del linguaggio) ma anche dell’ironia, Odifreddi – il matematico più conosciuto, amato, controverso e premiato d’Italia – smaschera le menzogne di Ulisse in uno spettacolo esilarante, fornendoci inedite chiavi di lettura dell’Odissea e del mondo antico.

 

Piergiorgio Odifreddi

Piemontese, si è laureato con lode in logica a Torino, quindi si è specializzato negli Stati Uniti e nell'Unione Sovietica (dove, come narrato nel capitolo Una spia che andò al fresco del libro La repubblica dei numeri, fu trattenuto per alcuni mesi insieme ad altri due italiani).

Ha insegnato logica all’Università di Torino, è stato visiting professor presso le università di Stati Uniti, Australia, Cina, Brasile…

Il suo principale campo di ricerca è stata la teoria della calcolabilità, branca della logica matematica su cui ha pubblicato testi di riferimento.

Oltre all'attività accademica, ha intrapreso un'attività divulgativa, con collaborazioni a vari giornali e riviste come La Stampa, la Repubblica, L'espresso e Le Scienze (per le quali tiene una rubrica dal titolo Il matematico impertinente) e con una fortunata e vasta attività saggistica che mira a mostrare la pervasività della scienza e della matematica nella cultura umanistica.

Su proposta del Presidente della Repubblica nel 2005 è stato nominato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica e moltissimi sono i premi di cui è stato insignito (come il Premio Galileo da lui vinto per due volte).