Dopo tre anni con la Bakery Basket con cui ha guadagnato la serie A, coach Claudio Coppeta ha lasciato Piacenza per prendere la strada di Anzola: una realtà ben lontana dai fasti toccati dal tecnico nella stagione appena trascorsa, ma che ha comunque l'ambizione di salire di categoria. L’ex Coach della Pallacanestro Piacentina, che pur non essendo nato a Piacenza, ha vissuto in città per buona parte della sua vita, stila un bilancio della sua esperienza in biancorosso in cui ha ricoperto un ruolo che va ben al di là di quello di semplice allenatore.
In questi tre anni sono cresciuto di pari passo con la società. Sono molto felice per come è andata. Peccato che sia finita. Si era creato un legame molto stretto con la proprietà e con i tifosi che faceva passare in secondo piano le responsabilità inevitabili dell’asse portante dello staff tecnico.
In questi tre anni quale è stato il momento più bello?
Non c’è un momento più bello. Abbiamo fatto una crescita costante, dal primo all’ultimo giorno: è stata una cavalcata unica a livello tecnico, organizzativo e di immagine. Lascio con la consapevolezza di aver dato sempre il 100% con costanza e coerenza.
Cosa ti senti di dire alla dirigenza e ai tifosi?
Al presidente e alla dirigenza voglio dire semplicemente grazie per avermi dato questa opportunità. Non succede tutti i giorni di vedersi aprire le porte della serie A. E un grazie di cuore anche a tutti i tifosi che ci hanno sempre sostenuto. Senza di loro certi risultati forse non sarebbero mai arrivati.
Adesso per te nuova esperienza ad Anzola…
Esatto. Piazza completamente diversa. Per me è un ritorno in realtà, perché ho già allenato lì e mi sono trovato molto bene. Quando hanno saputo della mia decisione di rimettermi in gioco mi hanno cercato subito: hanno l’ambizione di ritornare dove li avevo lasciati io e farò di tutto per riportarceli.