La tre giorni di Dal Mississippi al Po in Valtrebbia si avvia a conclusione, riservando però un gran finale esplosivo, un concerto di all star, come ultimo appuntamento della rassegna. Lunedì 13 luglio al Parco Archeologico di Travo arriva la Brass Bang! di Paolo Fresu, per un concerto-evento che fin dalle prime ore dopo l'annuncio ha mobilitato centinaia di appassionati di musica in tutto il Nord Italia.
La Brass Bang!, che approda in Valtrebbia dopo il concerto di domenica sera all'Umbria Jazz, la mecca del jazz per il nostro paese, una delle manifestazioni più ambite ed inavvicinabili della scena live italiana, è un insolito quartetto di soli ottoni, un ensemble che riunisce quattro big, quattro solisti: Paolo Fresu, Steven Bernstein, Marcus Rojas e Gianluca Petrella.
Paolo Fresu, una delle autorità in materia di jzz in Italia, si è esibito in tutto il mondo con i nomi più importanti della musica afro-americana degli ultimi trent'anni. Ha partecipato a circa 300 registrazioni, alcune come leader e altre come sideman, e ancora a tanti progetti che uniscono musica etnica, jazz, world music, musica antica e contemporanea. Il suono unico della sua tromba è riconosciuto come uno dei più caratteristici nella scena jazz contemporanea.
Steven Bernstein è trombettista, compositore e arrangiatore – rappresenta dagli anni ottanta, da quando cioè ha lasciato la California per trasferirsi a New York, una delle personalità musicali più prolifiche della scena downtown. Ha lavorato alle musiche di film e collaborato con cantanti come Lou Reed, Marianne Faithfull e Sting ed è leader degli esplosivi Sex Mob e della Millennial Territory Orchestra, due tra i migliori gruppi del new-jazz contemporaneo.
Considerato fra i più dotati trombonisti jazz del momento, Gianluca Petrella è in grado di equilibrare come pochi altri il senso della tradizione e le più innovative forme delle architetture dell'avanguardia. Geniale e dirompente musicista, è collaboratore fidato di Enrico Rava ma anche titolare di alcune delle formazioni più interessanti degli ultimi anni come l'Indigo Quartet e la celebrata Cosmic Band.
Il "Phenomenal tubist Marcus Rojas" così lo ha definito Whitney Balliet, The New Yorker, è un newyorkese considerato ecumenicamente ormai da anni il miglior suonatore di tuba al mondo. E' titolare di due importanti realtà del jazz contemporaneo quali Spanish Fly e Les Miserables Brass Band e il suono della sua tuba ha "illuminato" più di 300 registrazioni della musica moderna.
Nata quasi per gioco, la Brass Bang! riesce a coniugare in maniera magistrale il difficile connubio che propone musica seria davvero intelligente e la parte ludica e divertente del mestiere del musicista. Il progetto prende il via quando Paolo Fresu invita a suonare i Sex Mob di Bernstein in Sardegna, al Berchidda Time in Jazz, festival di cui è direttore artistico, e si innamora di quel suono e di quella atmosfera. Petrella invita Fresu a suonare nella sua Cosmic Band e si diverte da morire. Bernstein conosce Petrella e comincia a dire in giro per il mondo di aver finalmente trovato un vero e proprio genio che suona il trombone. I tre si incontrano per puro caso a Bolzano dove suonano in tre formazioni diverse in quel festival. Davanti ad una Wienerschnitzel e ad alcune birre nasce l'idea di un qualcosa che può essere "esplosivo" anche senza l'ausilio della ritmica tradizionale. Nasce così l'idea di montare un nuovo progetto "tutti fiati". Ai tre musicisti, che ormai hanno addosso l'entusiasmo di tre ragazzini in procinto di formare la loro prima band, in barba alle carriere internazionali e ad anni di esibizioni live in tutto il mondo, manca soltanto un suono basso, e mentre ci si chiede chi potrebbe calzare a pennello in questo progetto, è Bernestin che spiazza tutti con un "Rojas. Who else?". È nata così la Brass Bang!, e la storia è scritta.
Nel 2014 esce l'album “Brass Bang!”, un disco in cui la combinazione di due trombe, trombone e tuba non fa per niente sentire la manca di una ritmica “classica” con basso e batteria. Nell'album, così come nei concerti live della band, si passeggia con disinvoltura nei meandri della cultura musicale contemporanea, passando senza timori da omaggi importanti ai Rolling Stones a al Jimi Hendrix d’annata alle gioiose pomposità di Händel o alla sacra seriosità di Palestrina, da omaggi alla tradizione del folclore sardo a evidenti omaggi alla tradizione orchestrale e delle celebrate Brass Band della storia della musica afro-americana di Duke Ellington o Lester Bowie.
Cosa aspettarsi dunque dal concerto della Brass Bang al Parco Archologico di Travo? Poesia e humour, ritmi travolgenti e dolcezza, la storia e l'avanguardia del jazz, il tutto portato in scena da quattro solisti che hanno trovato il modo di creare una sinergia unica, qualcosa di davvero irripetibile.
È indubbio che il concerto della Brass Bang! sia l'evento più atteso dell'ultima giornata di Dal Mississippi al Po, ma non sarà di certo l'unico da non perdere. Il primo appuntamento della serata è per le 20:30, quando sul palco del Parco Archeologico Seba Pezzani e Mauro Molinaroli ospiteranno Michele Giuttari, ex poliziotto ed oggi autore di romanzi ben noto al grande pubblico per il suo ruolo di Capo della Squadra Mobile di Firenze ai tempi delle indagini sul cosiddetto “mostro di Firenze” e su “i compagni di merende”. Giuttari, che è entrato in Polizia con la qualifica di commissario e che, fra le altre cose ha fatto parte anche della Direzione Investigativa Antimafia, tra il 2006 ed il 2008 è stato il protagonista di un'intricata vicenda giudiziaria, ed è anche di questo che si parlerà a Travo nell'incontro “Italia in chiaroscuro: verità e depistaggi, onore e devianze” di cui sarà protagonista.
Da quasi una ventina d'anni Michele Giuttari ha intrapreso l’attività di scrittore di romanzi polizieschi, facendosi presto conoscere in ambito nazionale e internazionale e si è visto riconoscere diversi premi letterari: tra cui il Fenice Europea con “La Loggia degli Innocenti” e il Camaiore Letteratura Gialla con “Il Basilisco”.
Quello con Michele Giuttari sarà l'ultimo appuntamento letterario dell'undicesima edizione di festival, ma prima del gran finale, Dal Mississippi al Po riserverà al pubblico di Travo anche un altro spettacolo live, che segna il ritorno del musicista blues italiano più amato ed apprezzato degli ultimi cinquant'anni almeno: il “Puma di Lambrate” Fabio Treves, che si esibirà dalle 21:30, come apertura del live della Brass Bang!, in acoustic duo con Alex “Kid” Gariazzo. Con la sua armonica ed i suoi inconfondibili baffoni, Treves è una pietra miliare del blues made in Italy, oltre ad essere fondatore -e mattatore- della storica Treves Blues Band, di cui si è recentemente celebrato il quarantesimo compleanno, Fabio ha collaborato con vere e proprie leggende del blues con cui ha suonato nel corso della sua carriera, come Sunnyland Slim, Johnny Shines, Homesick James, Billy Branch, Dave Kelly, Paul Jones, Alexis Korner, Bob Margolin, Sam Lay, David Bromberg, Eddie Boyd e Mike Bloomfield. Ha ospitato nei suoi dischi e suonato dal vivo con Roy Rogers, Chuck Leavell, Willy DeVille, John Popper, Linda Gail Lewis, Warren Haynes ed è l'unico artista italiano ad aver suonato sul palco con il grande genio Frank Zappa. Il progetto che presenterà a Travo è una rilettura in chiave acustica dei brani che hanno segnato le origini del blues e ne hanno segnato le tappe, in cui si passa dalle prime forme rurali al blues elettrico della Chicago anni cinquanta, fino alle più recenti composizioni di Treves. Kid Gariazzo, prodigioso chitarrista anche della TBB, dotato anche di una grande voce, sfodera sul palco un’ottima presenza scenica, eccezionali duttilità, inventiva e padronanza tecnica. Lo stesso Treves parla di lui come il futuro del blues italiano, e se lo dice lui, come dubitarne?
La serata di lunedì 13 luglio sarà con ingresso a pagamento. I biglietti, posto prato € 15, poltroncina numerata € 25, si potranno acquistare alla biglietteria del Parco Archeologico a a partire dalle ore 19:30.
Per tutte e tre le serate, presso il Parco Archeologico – Villaggio Neolitico sarà allestito un ristorante nel verde, con il servizio garantito dai gestori de “La Vaca Loca” di Podenzano ed i vini delle cantine locali: Borri Graziella (Azienda Agricola Località Margherita di Pillori Travo), La Pagliara (Azienda Agricola Località Pagliara, Travo), Casé-Naturally Wine (Azienda Agricola Località Casal Pozzino, Travo).