AGGIORNAMENTO 10 LUGLIO – Proseguono le indagini sulla rapina avvenuta ieri mattina, giovedì 9 luglio, a Villa Serena ad opera di quattro banditi, uno dei quali si è presentato vestito da carabiniere per farsi aprire la porta dalla padrona di casa. La squadra mobile della polizia sta proseguendo con indagini serratissime per risalire ad ogni elemento utile all'inchiesta: in questo senso potrebbero essere determinanti le registrazioni effettuate dalle telecamere di videosorveglianza che gli inquirenti stanno passando al setaccio. I malviventi hanno immobilizzato su un sedia, minacciato e percosso la proprietaria di 76 anni dopo che quest'ultima aveva intuito di essere di fronte a finti carabinieri. La donna per fortuna sta bene nonostante il forte choc riportato per l'accaduto. La banda è entrata in azione utilizzando una Station Wagon grigia con un lampeggiante posto sul tetto per rendere ancora più credibile la messa in scena della finta pattuglia di carabinieri: elementi utili potrebbero giungere anche dalla stessa vettura anche se non è da escludere che sia stata rubata dagli stessi banditi tempo prima per commettere il colpo.
Immobilizzata su una sedia, malmenata e minacciata di morte da quattro banditi, tutti incappucciati e uno vestito da carabiniere, poi fuggiti con un ingente bottino costituito da gioielli e contante. Clamorosa rapina stamattina, giovedì 9 giugno, a Villa Serena, lo storico edificio Settecentesco divenuto celebre anni fa per la diatriba tra il noto critico d'arte Vittorio Sgarbi e l'allora sindaco Roberto Reggi nata per la costruzione della bretella della tangenziale. Sarebbero quattro che intorno alle 8,30 avrebbero fatto irruzione nella villa stamattina. Dalle informazioni raccolte, uno di loro era vestito da carabiniere ed è stato notato dalla proprietaria, di 76 anni, mentre si trovava in casa. Il malvivente avrebbe bussato alla finestra e avrebbe chiesto alla donna di entrare e, alla richiesta del perché fosse già all'interno del cortile (la villa è delimitata da un cancello e un muro) il finto militare avrebbe risposto che doveva "chiedere informazioni su alcuni romeni e su dei furti accaduti nella zona". La donna, però, non ha abboccato allo stratagemma e ha cercato di chiamare lei stessa i carabinieri ma non avrebbe fatto in tempo ad arrivare al telefono che altre tre persone, con il passamontagna sul volto, sarebbero entrate nell'abitazione, l'avrebbero immobilizzata su una sedia dando inizio alla razzia. Un momento molto concitato, questo, durante il quale pare che la 76enne sia stata anche minacciata di morte per indurla a rivelare dove si trovasse la cassaforte. A un certo punto l'anziana avrebbe anche cercato di divincolarsi, forse in un attimo di disattenzione dei ladri, ma sarebbe stata strattonata e presa per il collo da uno dei banditi. A quel punto la donna avrebbe accusato un lieve malore. I rapinatori avrebbero poi passato al setaccio l'intera villa, dalle cantine ai piani superiori, alla ricerca della cassaforte senza successo, ma sarebbero comunque riusciti a sottrarre gioielli, oggetti preziosi e denaro per un bottino ingente e ancora da quantificare. Un'azione durata in tutto una quarantina di minuti, fino all'arrivo della figlia della proprietaria, verso le 9.40 che avrebbe visto i malviventi, a bordo di una station wagon grigia, allontanarsi a forte velocità. La donna, però, ha fatto in tempo a notare che su'auto era stato posto un lampeggiante, sempre per far credere alle vittime di essere carabinieri.
"All'inizio pensavo che fossero davvero delle forze dell'ordine e che avessero chiesto informazioni a mia madre per qualche furto successo nella zona. Ma quando mi ha aperto la porta e con un filo di voce mi ha detto: aiuto, aiuto, i ladri…ho capito quello che era successo" ha detto la figlia, ancora visibilmente scossa. Uno stato d'animo ancora peggiore quello della madre che, dopo essersi ripresa, si trova tutt'ora sotto choc per i momenti di terrore che ha vissuto. I banditi, a quanto pare, tenevano d'occhio la villa da qualche tempo visto che avrebbero agito a colpo sicuro. Prima si sono diretti sul retro, hanno divelto il cancello e una volta dentro al cortile hanno cercato di farsi aprire facendo credere alla proprietaria di essere carabinieri. Ma constatato che la donna non aveva creduto alla storia, hanno scassinato il portone, sempre sul retro e, una volta dentro hanno fatto manbassa.
"Parlavano bene italiano, così almeno ricorda mia madre è quello vestito da carabiniere era addetto a sorvegliarla. Quando hanno visto che stavo rientrando, verso le 9.40 – ha aggiunto la figlia – hanno aspettato che arrivassi nei pressi della villa e sono scappati a sirene spiegate. Ci hanno rubato tutto, ma più dei soldi sono i ricordi che ci fanno più soffrire, perché appartenevano a persone a noi care. Meno male solo che mia madre è ancora viva e, nonostante il grande spavento, sta bene".