Venerdì 10 luglio Piazza Casaroli, “salotto” nel cuore di Castel San Giovanni, sarà teatro di un nuovo, atteso appuntamento del Val Tidone Festival: un doppio set di cui saranno protagonisti il pianista estone Holger Marjamaa, stella emergente del jazz baltico, ed il suo settimino, e il quartetto finlandese dei NYConnection.
Lo spettacolo, che avrà inizio alle 21.15 e che in caso di maltempo si terrà presso il Teatro Verdi, è promosso dall’Amministrazione Comunale di Castel San Giovanni che, assieme alla Fondazione di Piacenza e Vigevano (principale sostenitore del progetto-musica della Val Tidone), ai Comuni di Pianello Val Tidone, Sarmato, Agazzano, Borgonovo Val Tidone, Calendasco, Gragnano Trebbiense, Nibbiano, Pecorara, Rottofreno e Ziano Piacentino, a Provincia di Piacenza, Associazione Eventi Musicali della Val Tidone e Fondazione Libertà ha alcuni anni or sono dato vita alla Fondazione Val Tidone Musica.
L’evento, diretto artisticamente da Livio Bollani, è patrocinato dalla Regione Emilia Romagna e dalle Ambasciate di Estonia e Finlandia.
Il Val Tidone Festival rientra anche nel progetto “Musica 412”, rete di festival musicali itineranti lungo la ex-Strada Statale 412 della Val Tidone allestita dalla Fondazione Val Tidone Musica e dall’Associazione Culturale Tetracordo. Il progetto è partito nel 2010 dalle due province maggiormente “interessate” dalla Strada, Pavia e Piacenza: le due rassegne costituenti il cartellone dell’edizione di quest’anno di “Musica 412” sono il Val Tidone Festival e un festival estivo dalle connotazioni similari che l’Associazione Culturale Tetracordo ha deciso di sviluppare in provincia di Pavia, “Up-to-Penice”.
Il vivacissimo mondo del jazz nord europeo propone sempre talenti cristallini: grazie ad una grande coproduzione internazionale nell’ambito del progetto “Area M” di Arti e Corti, come detto, quest’anno siamo riusciti a portare a Castel San Giovanni Holger Marjamaa ed il suo settimino e i NYConnection.
Diciamocelo chiaramente: Holger Marjamaa è un artista unico nel suo genere che ha trovato la propria strada personalizzando un linguaggio a metà strada tra jazz e musica classica.
Diplomato in pianoforte jazz e composizione alla Estonian Academy of Music and Theatre di Tallin e perfezionatosi presso la Sibelius Academy di Helsinki, Holger è salito sul podio di svariati concorsi pianistici internazionali, ha suonato con prestigiose orchestre tra cui la Estonian National Symphony Orchestra e la Latvian Chamber Orchestra ed ha collaborato con noti musicisti, quali Dennis Chambers, Lonnie Liston Smith, Lee Pearson, David Kikoski, Brian Melvin, Ryo Kawasaki, Jean Caze, Kevin Walker, Mike Phillips e molti altri. Prima dell'Italia, i suoi tour lo hanno portato a tenere concerti in in Islanda, Austria, Lettonia, Lituania, Irlanda, Inghilterra, Svezia, Danimarca, Ungheria, Finlandia, Spagna, Ucraina, Repubblica Ceca, Russia, Stati Uniti, Paesi Bassi e Francia.
Suona al Jazzkaar dall'età di 13 anni e nel 2013 si è aggiudicato il prestigioso premio "Young Jazz Talent". Sempre nel 2013, è stato pubblicato il suo CD "Messaggio / Serenade", inciso con l'Estonian Chamber Ensemble.
A Castel San Giovanni, Holger presenterà le sue nuove composizioni, sempre in sospeso tra jazz e classica, avvalendosi della collaborazione di alcuni tra i migliori musicisti estoni: Heikko-Joseph Remmel (contrabbasso), Reigo Ahven (batteria) e il quartetto dell'Estonian Cello Ensemble (Andreas Lend, Marius Järvi, Theodor Sink e Kristjan Plink).
Il secondo set della serata vedrà viceversa protagonista il quartetto finlandese dei NYConnection.
I finlandesi NYConnection si presentano con una proposta musicale “cool”, rientrante nell'alveo del folk-jazz e caratterizzata da melodie cantabili, semplici e di ampio respiro, il tutto condito da raffinatezza e creatività.
Il sassofonista Jussi Kannaste accompagna il quartetto come se fosse un pianista; il pianista Roy Assaf spesso non suona gli accordi, ma utilizza la sua sensibilità melodica per creare un dialogo con il batterista Jaska Lukkarinen, il quale a sua volta aggiunge colori, oltre ad uno straordinario approccio ritmico; la band, completata dal contrabbassista Antti Lötjönen, esplora con coraggio scelte di strumentazione inusuali. Le loro composizioni hanno armonie e sapori jazz, in combinazione con la linearità del mondo della musica folk.
Le origini di NYConnection, come suggerito dal nome della band, risalgono a New York City dove, nel 2007, Roy e Jaska hanno condiviso molti bei momenti, artistici e umani.
Il loro nuovo album, "Urban Griot" vede i membri della band nel duplice veste di compositori e strumentisti.
Quasi dei "jazz-griots di oggi", come amano definirsi. I griots erano poeti e cantastorie dell'Africa occidentale noti per la loro capacità di immaginare eventi attuali e di improvvisare sulla base di canti tradizionali. Le composizioni originali di Urban Griot si basano su esperienze e storie che i quattro membri della band hanno vissuto insieme. I brani sono miscelati con un concetto di "menù-like": la musica originale funge da "portata principale", ma spesso nel disco viene mescolata con famosi standard jazz che fungono da gustosi antipasti.