Seconda giornata della manifestazione Il richiamo del Trebbia, anche per questo pomeriggio, domenica 5 luglio, sono previste numerose iniziative a San Salvatore dove tutti sono invitati per un pomeriggio di divertimento in mezzo alla natura. Divertimento per una causa molto seria però: ancora in atto infatti la battaglia per impedire la costruzione di una centrale idroelettrica sul fiume. A tal proposito gli ambientalisti rilanciano. L'Osservatorio permanente sulla Valtrebbia candiderà i Meandri di San Salvatore come patrimonio dell'umanità riconosciuto da Unesco. Laura Chiappa di Legambiente: “Esperti hanno stilato una relazione non solo sull’aspetto ambientale ma anche da un punto di vista culturale, ricordiamo infatti i collegamenti storici a Bobbio e San Colombano. Abbiamo fatto un buon lavoro, credo siano poche le candidature che possono contare su una documentazione così abbondante e solida come quella che abbiamo creato. Ovviamente poi sarà l’Unesco a decidere, noi speriamo di ottenere la qualifica di Patrimonio dell’Umanità entro il prossimo anno anche perché l’iter è già ben avviato”.
Ma se la qualifica Unesco potrebbe essere uno strumento valido per la conservazione di San Salvatore, sono purtroppo sempre numerose le battaglie da combattere per gli amanti del Trebbia. Non ultima quella per un maggior rilascio di acqua dalla diga del Brugneto: Da venerdì 26 giugno è iniziato il rilascio di acqua dalla diga del Brugneto verso la Valtrebbia per un totale di 2,5milioni di metri cubi rilasciati subito da Genova a Piacenza. La quantità rispetta il protocollo siglato da Regione Liguria ed Emilia Romagna, ma non soddisfa affatto gli ambientalisti che ne chiedono almeno il doppio: “Da parte di Mediterranea Acque è solo un atto di carità, così lo definiamo. Noi abbiamo diritto di ottenere l’acqua che per anni ci hanno preso nel versante ligure e che tra l’altro oggi a loro non serve più: la mantengono nella diga solo per produrre energia idroelettrica e questo è inammissibile”.