Corteo in difesa della Coop Infrangibile: “La chiusura? Una manovra politica”

Un centinaio i manifestanti presenti oggi in corteo a difesa della cooperativa Infrangibile, chiusa dal 5 giugno scorso a causa del provvedimento preso dalla Prefettura a seguito di controlli e indagini da parte dei Carabinieri. Nel locale di via Alessandria erano state infatti rinvenute in quattro distinti episodi, piccole quantità di sostanze stupefacenti, sufficienti però a far scattare quattro denunce per spaccio. Nel pomeriggio, con partenza proprio dalla sede di via Alessandria, un popolo eterogeneo composto da avventori, clienti storici e molti giovani, ha attraversato le strade del centro arrivando fin sotto gli uffici della Prefettura per contestare la decisione di imporre la chiusura dell'esercizio fino al prossimo 5 settembre. "Un provvedimento – tuona il consigliere comunale Carlo Pallavicini – di natura strettamente politica e assolutamente sproporzionato se pensiamo alla realtà di altri locali che a fronte di conclamati episodi di spaccio, accoltellamenti e quant'altro non sono mai rimasti chiusi per più di tre giorni. Non è possibile chiudere tre mesi per qualche cannetta trovata addosso a dei ragazzini peraltro non soci. Il nostro obiettivo e' sensibilizzare la cittadinanza sul fatto che uno dei pochissimi spazi di socialità liberi da logiche commerciali, in cui era possibile organizzare iniziative con contenuti critici, e' stato chiuso con una misura del tutto sproporzionata". Una misura che colpisce non soltanto uno spazio di socialità dove tante associazioni hanno potuto organizzare eventi di musica e culturali, dove convivono anziani e giovani aldilà di un'ottica strettamente commerciale – come lo descrivono i tanti giovani presenti – ma che va a mettere a repentaglio anche tre posti di lavoro. Tra cui quello di Marisa Pollini, barista della Coop da 11 anni che si è così espressa: "E' una chiusura ingiusta, frutto di una manovra dall'alto. Inammissibile per così poco. Quello che chiediamo e' la riapertura immediata". E intanto – se la situazione non dovesse evolvere – si pensa all'organizzazione di nuove iniziative, a partire da una raccolta fondi a favore delle banconiere che rischiano il posto previste già per sabato prossimo, ai giardini dell'Infrangibile.

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