La 18esima Sei Giorni delle Rose di Fiorenzuola d’Arda si appresta a vivere la sua ultima e decisiva giornata con Michele Scartezzini e Francesco Lamon ancora in testa alla classifica generale.
La sempre più sorprendente coppia targata Salumificio La Rocca, benché ferma a 31 punti, continua a vestire la maglia bianca “Siderpighi” grazie al giro di vantaggio conquistato nell’Americana di lunedì, ma vede i più immediati inseguitori, Elia Viviani e Alex Buttazzoni (Bft Burzoni), a 90 punti e dunque pericolosamente vicini a quota 100, il cui raggiungimento consente di conquistare una tornata di abbuono. La lotta non è comunque ristretta alle due coppie italiane, perché alle loro spalle premono altre formazioni di tutto rispetto, guidate da Dostal-Vendolsky (Caffè Ramenzoni) a 52 punti e Imhof-Perizzolo (Rossetti) a 44.
La quinta giornata non offriva certo molte occasioni per tentare un vero “ribaltone”, visto che il programma prevedeva un’unica gara, il Giro Lanciato, che ha premiato per la quarta serata consecutiva i cechi Jan Dostal e Ondrej Vendolsky (Caffè Ramenzoni) in 21”401. Secondi Elia Viviani e Alex Buttazzoni (Bft Burzoni) in 21”637.
Grande interesse ha suscitato l’Omnium Elite, gara Classe 1 UCI, che ha emesso il suo verdetto definitivo. Nel Km da fermo l’azzurro Elia Viviani ha subito incrementato il vantaggio accumulato durante la prima serata, imponendosi col tempo di 1’05”173, davanti al britannico, vincitore in carriera di due ori olimpici e quattro campionati del mondo, Edward Clancy (1’05”485) e al russo Victor Manakov (1’06”796). Stessi protagonisti, ma con le prime due piazze invertite, per il podio del successivo Giro Lanciato: primo Clancy (21”571), secondo Viviani (21”837) e terzo Manakov (22”371). A decidere la contesa è stata la Corsa a punti conclusiva di 100 giri (20 sprint), con i punteggi dei singoli traguardi direttamente in classifica generale. Elia Viviani non ha impiegato molto a ipotecare il successo e ben presto la vera lotta è stata quella per il podio. Con l’italiano inattaccabile dall’altro dei suoi 208 punti, ben tre atleti ben hanno terminato a 181: come da regolamento, è stato quindi il risultato dell’ultima volata a stabilire la loro classifica e così Clancy ha centrato la piazza d’onore davanti a Manakov, mentre lo svizzero Gael Suter si è dovuto accontentare del quarto posto.
Nel corso della riunione si sono svolti anche due miniOmnium riservati alle categorie giovanili femminili. Tra le Donne Allieve si è imposta Valentina Iaccheri del Cadeo Carpaneto (con le compagne di squadra Silvia Zanardi e Margarita Pokhomova ai posti d’onore), mentre Arianna Corino della Racconigli ha trionfato nelle Donne Esordienti (precedendo Rachele Bonzanini e Martina Sgrisleri).
Tra le prove di contorno è andato in scena anche il Km lanciano di Paraciclismo, riservato alle handbike, che ha visto imporsi Nicola De Marchi su Gianluigi Granellini e Massimiliano Bonizzoni. Al via anche Peter Barkoczi, esattamente a dieci anni distanza dal grave infortunio di cui restò vittima proprio a Fiorenzuola durante i Campionati Europei su pista del 2005: a lui il pubblico del velodromo “Attilio Pavesi” ha riservato un tributo di applausi particolarmente affettuoso.
A Suggellare la serata, in chiusura, c’è stato il Gran Premio Bft Burzoni, un’inedita gara dietro derny che riportato in pista alcune coppie protagoniste della Sei Giorni delle Rose. Al termine di 60 giri spettacolari (30 percorsi dai numeri rossi e altrettanti da numeri neri), la vittoria è andata agli argentini e Emiliano Contreras e Ignacio Curuchet (Alu Tecno), grazie alla spettacolare rimonta operata da quest’ultimo (guidato da Fabio Perego) ai danni di Alex Buttazzoni, compagno di coppia di Elia Viviani (Bft Burzoni); terzi Cesar Ayala e Benedikt Kendler (ACEF).