Un fatturato in crescita del 99,24% nel triennio 2012/14, soprattutto grazie a logistica e facility management per lo più su committenza privata. É il dato più significativo della presentazione (la prima) – fatta dal presidente della coop San Martino, Mario Spezia, e dal presidente provinciale e regionale di Confcooperative, Francesco Milza – del bilancio sociale della cooperativa San Martino, ospitata oggi (sabato 27 giugno) da Piacenza Expo.
Quasi trent’anni di attività nei settori della logistica, del confezionamento industriale, delle pulizie civili e industriali e del facility management, la San Martino ha oggi 1331 lavoratori di cui 1298 soci dipendenti: nella maggior parte (57,85%) si tratta di donne dai 40 ai 49 anni. Per quanto riguarda la qualifica, le 770 donne e i 561 uomini sono nel 93,16% operaie e operai, ma non mancano impiegati (88) e quadri (3). Da sottolineare la provenienza dei soci, divisi quasi equamente tra Italia e Paesi extracomunitari. Il 93,47% dei soci ha un contratto di socio dipendente, nel 91,74% a tempo indeterminato.
Riuniti in assemblea i soci, la successiva tavola rotonda ha affrontato il tema “Un nuovo tempo della cooperazione: persone, territorio, sviluppo, partecipazione. Siamo un modello del passato o possiamo appartenere al futuro?”. A dibatterne la sottosegretario all’Economia Paola De Micheli, il presidente nazionale Concooperative Maurizio Gardini, il professor Paolo Rizzi e il sociologo economico Nadio Delai. Sottolineata la piaga delle false cooperative, che danneggiano la vera ed autentica cooperazione: auspicati contolli più severi per arginare il grave fenomeno .
È stato presentato sabato 27 giugno a Piacenza Expo il bilancio sociale 2012-2014 della cooperativa San Martino nel corso di una giornata che ha visto riunirsi i soci in assemblea e partecipare anche diversi artisti da Simone Fornasari ai Radiofreccia tribute band fino a Valentino Rossi.
Quasi trent’anni di attività nell’ambito della logistica, del confezionamento industriale, delle pulizie civili e industriali, del facility management. 1331 lavoratori di cui 1298 soci dipendenti e 33 dipendenti non soci, mentre i soci non lavoratori sono 8. E la maggior parte sono donne dai 40 ai 49 anni di età. Un fatturato in crescita del 99,24 per cento solo nel triennio 2012-2014 soprattutto per quanto riguarda logistica e facility management per lo più su committenza privata (nell’82,25 per cento dei casi).
Sono questi i numeri della cooperativa San Martino, che sabato 27 giugno a Piacenza Expo ha presentato il suo bilancio sociale 2012-2014 nel corso di una giornata che ha visto riunirsi i soci in assemblea alla mattina e ha messo in calendario nel pomeriggio le esibizioni dei Radiofreccia Tribute Band, del cantautore Simone Fornasari e dell’artista Valentino Rossi.
• Lavoratori
Donne, ultraquarantenni e operaie. È questo l’identikit dei lavoratori della cooperativa San Martino che su 1331 lavoratori vede ben il 57,85 per cento costituito dalle donne: l’altra metà del cielo infatti è rappresentata da 770 persone, contro i 561 uomini. Per quanto riguarda invece l’età, la maggior parte ha fra i 40 e i 49 anni (433 lavoratori pari al 32,53 per cento). Per quanto riguarda la qualifica, nel 93,16 per cento (pari a 1240 persone) si tratta di operai, ma non mancano neppure 88 impiegati e 3 quadri; una nota a parte la merita invece la provenienza dei soci lavoratori che si dividono quasi equamente fra l’Italia e i Paesi extracomunitari, rappresentati rispettivamente da 624 e 621 lavoratori con una crescita rilevante rispetto al 2011 quando erano 402 e 337.
• Contrattualistica e formazione
Anche sul fronte dei contratti, la cooperativa San Martino si conferma come un esempio virtuoso: il 93,47 per cento infatti ha un contratto di socio dipendente e nel 91,74 per cento a tempo indeterminato. Per quanto riguarda invece le assunzioni, il trend si conferma pressoché invariato rispetto al 2013 con 436 nuovi ingressi e un dimezzamento del numero delle dimissioni. Da segnalare infine è il significativo incremento registrato dalla retribuzione medio oraria in rapporto al 2011: l’aumento nel triennio è stato del ben 21,60 per cento.
Infine, sul fronte formazione e infortuni, l’aumento delle ore di formazione, che sono state 7885, rivolte al 71,98 per cento dei lavoratori ha coinciso con un significativo calo degli infortuni, la cui percentuale sulle ore lavorate è dello 0,0044.