“Contrattare per includere, partecipare per contare” é il titolo della Conferenza di organizzazione 2015 della Cgil in corso questa mattina (venerdì 26 giugno) alla Camera del Lavoro. Apertasi sulle note di People Have The Power di Patti Smith, l’assise verte su alcuni temi forti: la ridefinizione organizzativa in relazione a contrattazione e territorio e una discussione ad ampio raggio sull’attualitá, dal ddl scuola alle pensioni dopo il caso-indicizzazioni.
Innovare e riorganizzarsi sono del resto passaggi necessari ed essenziali per la vita del sindacato, tanto più alla luce delle novità introdotte nel mercato del lavoro dal Jobs Act e dagli altri cambiamenti normativi adottati da Governo. “Contrattare per includere, partecipare per contare – Cambia il lavoro, cambia la CGIL” è quindi non a caso il titolo del documento di indirizzo su cui la CGIL basa l’importante percorso della conferenza di organizzazione 2015, avviato in queste settimane in tutto il territorio nazionale come stabilito dal congresso dello scorso anno, e che a livello provinciale ha appunto il suo appuntamento culminante al salone Nelson Mandela.
Sul tavolo la crisi del sistema economico e le relative ricadute sociali, sempre più drammatiche; l’avanzare di nuovi modelli di sviluppo; il toccare con mano le conseguenze delle riforme del mercato del lavoro; le crescenti difficoltà del modello di rappresentanza con cui si confrontano quotidianamente anche le organizzazioni sindacali Innovare e riorganizzarsi sono passaggi necessari ed essenziali per la vita del sindacato, tanto più alla luce delle novità introdotte nel mercato del lavoro dal Jobs Act e dagli altri cambiamenti normativi adottati da Governo.
“Contrattare per includere, partecipare per contare – Cambia il lavoro, cambia la CGIL” è non a caso il titolo del documento di indirizzo su cui la CGIL basa l’importante percorso della conferenza di organizzazione 2015, avviato in queste settimane in tutto il territorio nazionale come stabilito dal congresso dello scorso anno, e che a livello provinciale ha il suo appuntamento culminante nella giornata di oggi al salone Nelson Mandela.
La crisi del sistema economico e le relative ricadute sociali, sempre più drammatiche; l’avanzare di nuovi modelli di sviluppo; il toccare con mano le conseguenze delle riforme del mercato del lavoro; le crescenti difficoltà del modello di rappresentanza con cui si confrontano quotidianamente anche le organizzazioni sindacali. E poi le questioni più prettamente organizzative, per verificare lo stato di salute del più antico sindacato del Paese.
Questi sono i temi che anche la CGIL sta mettendo al centro della discussione. Ragionare su quali modelli organizzativi siano oggi i più efficaci per rispondere alle esigenze dei lavoratori e dei cittadini e per misurarsi con le crescenti sfide del nostro tempo, questo l’obiettivo che permetterà di confrontarsi a circa 150 delegati (tra gli altri, la platea é composta di delegati di fabbrica, membri del direttivo della Camera del lavoro di Piacenza e responsabili dei servizi) con l’intervento di Antonio Mattioli, della Segreteria regionale Cgil Emilia-Romagna.
“Una discussione che non può tralasciare temi come la contrattazione inclusiva e la democrazia sindacale, elementi fondamentali su cui plasmare l’attività sindacale ed il nuovo asset organizzativo – hanno spiegato Gianluca Zilocchi e Ivo Bussacchini, rispettivamente segretario generale e organizzativo Cgil Piacenza -. È infatti indispensabile che il sindacato si riappropri saldamente del suo ruolo contrattuale, anche attraverso nuove forme quali la contrattazione di sito e la contrattazione sociale, al fine portare avanti la difficile opera di uniformazione delle tutele dei lavoratori e di diritti dei cittadini”.
In vista poi della certificazione con cui la rappresentanza reale di ogni organizzazione sindacale sarà pesata in base al numero degli iscritti ed ai risultati ottenuti nelle varie elezioni per il rinnovo delle rappresentanza sindacali unitarie, la CGIL territoriale può contare su recenti successi nei rinnovi Rsu in molti comparti, sia pubblici – tra cui la scuola – sia privati.
Con questa importante appuntamento la CGIL si pone l’obiettivo di consolidare una organizzazione al passo con i tempi e sempre più in grado di rappresentare tutti i lavoratori, ripensando sempre meglio la rete dei servizi e delle tutele individuali e collettive, anche per individuare maggiori spazi di contrattazione aziendale e sociale.