Accorto raggiunto, per il passaggio di consegne storico fra la famiglia Prati e la famiglia Incerti per la gestione del Grande albergo Roma è avvenuto in mattinata, 24 giugno, proprio nella prestigiosa struttura di via Cittadella. Una trattativa lunga, durata cinque ore, con i rappresentanti sindacali, Francesca Benedetti della Cisl, Fiorenzo Molinari della Cgil e Vincenzo Guerriero della Uil e della Cementirossi (proprietaria della struttura) per limare gli ultimi dettagli di una vertenza che era partita nel peggiore dei modi, cioè con la prevista chiusura dell'hotel più prestigioso della città entro fine settembre.
L'accordo prevede il mantenimento di 14 lavoratori, su circa 25 totali, ma – è stato sottolineato dai rappresentanti sindacali presenti – non ci sono stati licenziamenti. Quelli che non sono stati riassorbiti, infatti, si dividerebbero tra coloro che nel frattempo hanno già trovato un altro impiego e altri che non hanno accettato volontariamente le nuove condizioni proposte dalla nuova gestione. Nel dettaglio, secondo quanto è stato possibile apprendere a margine della riunione, sono quindi 14 i dipendenti che rimarranno (tutti a tempo indeterminato), mentre di quelli a tempo determinato, uno ha già trovato un altro lavoro e un altro verrà riassunto a breve. Per alcuni, poi, che erano vicini alla pensione, è stato previsto un percorso con gli ammortizzatori sociali di incentivo al prepensionamento. Per alcune figure professionali, come per esempio i cuochi, è stato previsto poi che potranno essere impiegati anche in altre strutture ricettive della famiglia Incerti, tra Parma e Reggio Emilia, ma con vitto e alloggio garantiti.
Soddisfazione, naturalmente, da parte di Emio Incerti, patron di un gruppo che può contare su una lunga serie di alberghi di lusso lungo l'asse della via Emilia: "È fatta, i dettagli li spiegheremo domani (25 giugno) in Comune dove incontreremo il sindaco. Per ora si può dire che da qui parte il rilancio di una struttura così importante".
La riapertura del Grande Albergo Roma è prevista per i primi di settembre, con una sosta di due mesi per consentire lavori di ammodernamento della struttura.