Manifestazioni antoniniane, il programma degli eventi per celebrare il patrono

Presentato oggi il programma delle manifestazioni antoniniane che si svolgeranno in concomitanza con la festa del Santo Patrono. Si parte lunedì 29 giugno con il tradizionale concerto d'organo nella basilica di Sant'Antonino in collaborazione con il gruppo Ciampi. Martedì, sarà invece la volta del coro polifonico Farnesiana che si esibirà nel Cantate Domino sempre in basilica. Mercoledì, largo alla gioventù con il festival internazionale dei giovani in collaborazione con associazione Ok Club. Giovedì in piazza, spazio alla commedia piacentina con "Al quesi pensiuné" di Delio Marenghi in collaborazione con la famiglia Piasinteina. Venerdì, preso la sala dei Teatini, ospite d'onore di un tavolo sulla pace sarà il pluricandidato al nobel per la pace Padre Elias Chacour, vescovo emerito di Nazareth che porterà la sua esperienza nelle scuole palestinesi a favore di una convivenza pacifica tra popoli. Rassegna della canzone dialettale piacentina sabato in piazzetta Mercanti con Marilena Massarini, mentre domenica a San Sepolcro, con ingresso a 15 euro, sarà possibile assistere al Rigoletto di Giuseppe Verdi prodotto dal centro musicale Tampa Lirica. "Sant'Antonino e' una festa che unisce cattolicesimo e umanesimo laico – ha commentato l'assessore Tiziana Albasi in conferenza stampa – ricordando e gli elementi di continuità. Le iniziative di questa festa sono portatrici di valori a cui nessuno può rimanere indifferente. Sono manifestazioni di grande interesse e visibilità per la nostra città, compresa la fiera, luogo di incontro anche nel mondo antico e medievale". Anche quest'anno come da tradizione si svolgerà la cerimonia di consegna dell'onorificienza Antonino d'oro che – come ci spiega Don Giuseppe Basini, parroco di Sant'Antonino, andrà quest'anno a Madre Anna Maria Canopi, badessa e fondatrice del monastero benedettino nell'isola San giulio sul lago di Orta in provincia di Novara. Dal '70 ad oggi attorno alla sua figura si è formata negli anni una folta comunità di 100 monache benedettine di clausura.

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