Facce sorridenti e volti più distesi per gli studenti del Liceo Gioia che hanno da pochissimi minuti concluso la terza prova di maturità, l'ultimo degli esami scritti in programma. A prevalere e' dunque il sollievo anche se l'argomento principe delle conversazioni tra i ragazzi restano le domande dell'imprevedibile quizzone. Imprevedibile quantomeno alla vigilia, perché di sorprese vere non ce ne sono state, come ci hanno raccontato alcuni studenti del linguistico che avevano già affrontato domande simili nelle simulazioni d'esame ma proprio per questo avevano concentrato la loro attenzione su altri argomenti, trovandosi un po' in difficoltà. Diverso il discorso per gli studenti dello scientifico, che hanno ritrovato la trasvalutazione di Nietzsche e il falsificazionismo di Popper in filosofia, Dickens in inglese, terremoti e magmi in scienze, Einstein e l'effetto fotoelettrico in fisica. "Domande difficili, ma non imprevedibili – commentano gli studenti – che ammettono però la maggior difficoltà della seconda prova rispetto alla terza. Ed ora non resta che l'ultimo scoglio da superare, quello dell'orale. Un momento da non sottovalutare perché – come ci racconta Selena del liceo linguistico: "Abbiamo investito tanto tempo per preparare la tesina e andare male all'orale significherebbe ricevere una critica diretta al nostro percorso personale".