Si infiamma dopo pochi secondi la conferenza stampa del Garilli. Il presidente onorario del Piacenza Calcio Stefano Gatti mette un punto alla questione fusione: “Questa è l’ultima volta che torniamo su questo tema. D’ora in poi parleremo solamente della prossima stagione”
Un accordo che sembrava quasi fatto ma che è sfumato negli ultimi giorni: “Roberto Pighi ad aprile aveva detto che la fusione si era arenata per la divergenza di vedute nei dirigenti del Pro Piacenza – attacca il presidente del Piacenza Marco Gatti – Una spiegazione che resta valida anche oggi. Il problema è che quando si parla con i fratelli Gatti si parla con il 100% del Piacenza Calcio, noi invece abbiamo parlato solo con una parte della proprietà, che rispondeva solo al 20-25%, che prendeva accordi poi disattesi ”
Dopo il cda del Pro Piacenza cosa è successo?
“Abbiamo parlato con il signor Burzoni di determinate situazioni che poi non si sono verificate. Noi siamo sempre stati cercati dal Pro Piacenza e mai il contrario. Abbiamo sempre dato la nostra disponibilità al dialogo. Gli accordi prevedevano una fusione con un vantaggio reciproco: da una parte la tifoseria e la storia, dall’altra la categoria. Esisteva un organigramma prestabilito, ma sottolineo che io avrei anche rinunciato alla carica di presidente per il bene del Piacenza. Purtroppo il cda del Pro Piacenza ha cambiato le carte in tavola facendo altre richieste che onestamente non potevamo accettare”
C’erano anche grosse problematiche tempistiche: “Il tempo era ristretto. Sarebbe stato molto complicato chiudere tutte le pratiche in tempo. Se avessero avuto veramente la volontà di farla l’avrebbero già fatta a marzo, quando Pighi ha provato a fare da mediatore”
Prende parola anche Stefano Gatti: “Questa è una telenovela e spero vivamente che sia finita qui. Martedì ho dato la mano a Burzoni in un noto ristorante piacentino. Venerdì sentendo le dichiarazioni di Burzoni che passava nuovamente la palla a noi, cosa che non ci saremmo mai sognati, ho capito che qualcosa non stava andando per il verso giusto. Le richieste del cda del Pro Piacenza erano inaccettabili”
Adesso la dirigenza biancorossa guarda al futuro: “Da giorni lavoriamo per costruire una squadra di serie D che possa vincere il campionato. Ci affidiamo al direttore sportivo Cerri ed abbiamo già bloccato Franzini e Matteassi; presto annunceremo a nuovi giocatori. Vogliamo riportare il Piacenza tra i professionisti. Chiedo ai tifosi di starci vicino e di cercare di spingere il più possibile”
Discorso ripescaggio: “Saremmo stati disposti a farlo se fossimo andati avanti nei play off, cosa che purtroppo non è avvenuta. Pare che poi servano 600 mila euro a fondo perduto. Per noi è una follia. Se cambieranno le cose ci penseremo, ma a queste condizioni è impossibile.”