Un anno e otto mesi di reclusione per avere illecitamente percepito denaro a titolo di compenso per il rilascio di certificati di morte; rilascio che invece, secondo gli inquirenti, doveva essere gratuito. Tecnicamente l’accusa è abuso d’ufficio in violazione delle norme di Polizia mortuaria e deve risponderne il medico legale piacentino Novella D’Agostini per la quale questa mattina in tribunale il pubblico ministero Michela Versini, che ha coordinato l’indagine a suo carico, ha formulato la richiesta ai giudici al termine della sua requisitoria. Una tesi, quella della pubblica accusa, contro quale si oppone con forza quella il medico legale che si è sempre dichiarato innocente sostenendo che i compensi erano assolutamente legittimi, tant'è che lo stesso medico ha sempre rilasciato regolare ricevuta fiscale. La prossima udienza sarà dedicata ai difensori Cosimo Pricolo e Simone Marconi dopodiché i giudici emetteranno la sentenza.