Che rapporto hanno oggi le città con i loro corsi d’acqua, naturali o artificiali che siano? E’ questo l’interrogativo da cui ha preso le mosse il convegno organizzato questa mattina – sabato 13 giugno – alla Società dei Canottieri Vittorino da Feltre – dall'ordine degli architetti e dal Consorzio di bonifica. Un'occasione di confronto per i rappresentanti di diverse città di fume, tra cui Piacenza, Alessandria, Lodi, Pavia, Cremona e Mantova, e di stimolo per indirizzare uno sguardo di insieme sulle problematiche dei comuni rivieraschi. Giuseppe Baracchi, presidente dell’ordine locale degli architetti, dopo aver aperto il suo intervento con una panoramica tra corsi e ricorsi storici, dando il via alla lunga catena di interventi specifici su singoli aspetti e peculiarità di ognuna delle città coinvolte – ha commentato: “Uno degli aspetti comuni è rappresentato dall'esigenza di riqualificare l'asta fluviale del Po con tutti i suoi affluenti. Poterci confrontare oggi su temi che riguardano la territorialità simile dei comuni rivieraschi ci permettono di capire come intervenire per far diventare questi territori ancor più pregnanti per l'acqua e per i fiumi. Una visione comune dello stesso problema non può che far bene. Mettere insieme le forze sulla base di obiettivi congiunti può portare a risultati importanti in termini di riqualificazione del territorio”. Presente all'incontro anche il presidente del consorzio di bonifica Fausto Zermani: “L'obiettivo di questo convegno è creare consapevolezza del ruolo degli architetti anche su temi che non pertengono le classiche costruzioni. Un esempio è l'impianto della Finarda oggi ricordato più come esempio di archeologia industriale che come impianto con la attuale funzione di sollevamento delle acque. Questo per dire quanto sia importante fare opere belle, che contribuiscono al paesaggio” Al termine delle relazioni un quadro complessivo del complesso sistema di relazioni tra acque, territorio, sicurezza ed economia è stato tracciato dall'assessore regionale alla Difesa del Suolo, Ambiente, Costa e Protezione Civile Paola Gazzolo: “I comuni rivieraschi sono accomunati da problemi e opportunità. Da un lato c'è il rischio idrogeologico, ma dall'altro anche grandi opportunità. Il Po è una via di collegamento, un fiume che non ha confini e un grande volano per l'economia. Credo che il punto di forza del convegno di oggi sia rappresentare le potenzialità e l'opportunità di fare un grande contratto del fiume Po che rilanci il progetto speciale Valle Po, a cui partecipano numerosissimi comuni. A questo si unisce la volontà della Regione Emilia Romagna di dare avvio a un progetto di rilancio del fiume Po, anche attraverso l'intercettazione di fondi europei”.