AGGIORNAMENTO 7 giugno 2015 – Era il fulcro dello spaccio di stupefacenti per i giovani della città, che arrivavano anche a consumarli o rivenderli nei pressi delle scuole. E’ quanto emerge dalle indagini dei carabinieri di Piacenza, coordinate dalla procura della Repubblica e dalla procura dei minori di Bologna, che ha portato alla chiusura per tre mesi della coop Infrangibile di via Alessandria, alla denuncia di 4 giovani per spaccio, 8 segnalati come assuntori, dei quali tre minorenni e al sequestro di 30 grammi droga: hashish, marijuana e persino eroina.
Il tutto è partito dalla denuncia di alcuni giovani che, sentiti dai militari, hanno segnalato la cooperativa come luogo in cui reperivano lo stupefacente. E così, da controlli più approfonditi, i carabinieri hanno verificato che anche in altri casi, alcuni ragazzi trovati a fumare spinelli e segnalati per consumo di droga – anche nei pressi delle scuole -, avrebbero detto di aver acquistato lo stupefacente all’Infrangibile.
Questo ha portato anche ai controlli diretti all’interno del locale da parte dei militari – nel periodo da gennaio a marzo 2015 – sia in divisa che in borghese, dai quali è emerso un quadro preoccupante, che ha portato persino alla denuncia del gestore della coop per il reato di agevolazione all'uso di sostanze stupefacenti.
NOTIZIA 6 giugno 2015 – Tre mesi di chiusura per la Cooperativa Infrangibile di via Alessandria, nei pressi di via Emilia Pavese. Il provvedimento è stato assunto oggi, venerdì 5 giugno, dalla Prefettura dopo alcune indagini dei carabinieri. Alcuni avventori sarebbero stati sorpresi in più di un’occasione a consumare sostanze stupefacenti all’interno della struttura. Sarebbero almeno tre i casi accertati dalle forze dell’ordine, da qui la decisione di sospendere l’attività per tre mesi. Sulla vicenda interviene il presidente Dario Rigolli a nome dell’intero Consiglio di amministrazione: “Il provvedimento di chiusura cautelativa di tre mesi appare comunque sproporzionato e che rischia di incidere pesantemente sull’attività economica della cooperativa e anche sulla sua funzione sociale riconosciuta in tutto il quartiere Infrangibile nei quasi 70 anni di storia. Da questa vicenda la cooperativa si considera parte lesa e continuerà, come in passato, a collaborare con le Forze dell’Ordine e con le Autorità competenti per fare piena luce su quanto accaduto”.
LA DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DARIO RIGOLLI
In relazione al provvedimento di chiusura cautelativa della Cooperativa Popolare Infrangibile disposto dalla Prefettura, il presidente Dario Rigolli a nome dell’intero Consiglio di amministrazione, precisa che fin dall’insediamento del nuovo consiglio, sono state messe in atto una serie di azioni per isolare e contrastare gli sporadici comportamenti segnalati di consumo di sostanze stupefacenti. Confida che le indagini si svolgano nel minor tempo possibile, dimostrando la completa estraneità della cooperativa rispetto ai fatti contestati dalle forze dell’ordine. Il provvedimento di chiusura cautelativa di tre mesi appare comunque sproporzionato e che rischia di incidere pesantemente sull’attività economica della cooperativa e anche sulla sua funzione sociale riconosciuta in tutto il quartiere Infrangibile nei quasi 70 anni di storia. Da questa vicenda la cooperativa si considera parte lesa e continuerà, come in passato, a collaborare con le Forze dell’Ordine e con le Autorità competenti per fare piena luce su quanto accaduto.