Tennistavolo, il presidente Dernini: “La mia Teco ha vissuto una favola”

Un comune di circa 4500 abitanti che festeggia uno scudetto: è la favola di Cortemaggiore che con la sua Teco ha ottenuto il Tricolore nel tennistavolo femminile, il primo della sua storia. Una favola che inizia da lontano quella del presidente Ettore Dernini, che ha costruito le basi per il grande risultato nel tempo, prima confermando la massima serie, quindi affermandosi ai vertici del campionato, con due partecipazioni ai play off e due finali negli ultimi anni.
“Il nostro è stato un processo graduale – ammette il presidente – per costruire qualcosa di straordinario: siamo arrivati in serie A con Giulia Cavalli che arriva dal nostro settore giovanile ed è nostro vanto. Siamo partiti dagli ottimi risultati delle giovanili con i titoli assoluti e mancava solo la ciliegina sulla torta. Due anni fa ci siamo andati vicino con la finalissima, ma non ce l’abbiamo fatta”
L’appuntamento con la storia però è stato solo rimandato, perché già all’inizio di questa stagione l’ingaggio di Negrisoli faceva ben sperare:
“Si è presentata questa possibilità e l’abbiamo contattata subito: Laura conosceva Wang Yu ed aveva diverse amicizie qui, inoltre Cortemaggiore era vista con molta simpatia da tutto l’ambiente; è stata una trattativa lampo. Eravamo convinti che potesse dare qualcosa in più a livello di mentalità ad una squadra già di alto livello. Le ho chiesto di portarci là in cima e farci fare il gradino che ci mancava. Non era affatto scontato riuscirci, invece ha dimostrato ancora di essere una grande campionessa.  Siamo felicissimi perché è il coronamento di un lavoro certosino, fatto con passione e pazienza. Mi fa rabbia chi non capisce che questo sport ha la stessa dignità di tutti gli altri: per raggiungere certi traguardi servono tanti sacrifici”
Il presidente ripercorre le tappe cruciali della stagione: “Siamo partiti in sordina. Poco prima di Natale abbiamo perso contro la penultima in classifica: un incidente di percorso che ci ha fatto crescere. Da quel momento le ragazze si sono sempre espresse con costanza. Ai play off temevo parecchio lo scontro con il Castel Goffredo, poiché in campionato abbiamo sempre faticato contro di loro, a livello di gioco. Superato quello scoglio ero fiducioso, sebbene la Zeus ci abbia messo in difficoltà in casa”
Una partita comunque da ricordare quella contro Cagliari in casa, anche perché ad assistere al match sono accorse oltre 500 persone: “Un pubblico incredibile per una partita di tennistavolo – sottolinea Ettore Dernini – una vittoria anche quella. Non siamo riusciti a vincere la gara in casa, ma già in quell’occasione abbiamo dimostrato, a mio modo di vedere, di essere superiori all’avversario: forse abbiamo sprecato le nostre occasioni, ma eravamo convinti di potercela fare. Prima della finalissima ho avuto un colloquio individuale con ciascuna giocatrice: ho visto nei loro occhi la fame di vittoria. In quel momento ho capito che avremmo  vinto lo scudetto”   

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