“Alla chiesa spetta l’accoglienza, alla politica trovare le soluzioni”. Senza voler fomentare lo scontro ideologico, ma neppure lasciando una delle associazioni caritatevoli più rappresentative in balia delle polemiche, il vescovo di Piacenza Gianni Ambrosio è intervenuto ai nostri microfoni per sostenere l’appello della Caritas all’accoglienza per fronteggiare l’emergenza profughi sul nostro territorio: “Dobbiamo aiutare tutti i poveri, al di là di ogni nazionalità. Con un occhio di riguardo per i piacentini, certo, ma senza escludere nessuno”.
Parole che, senza citarle direttamente, fanno seguito a quelle durissime espresse dalla Lega Nord: “Dalla Caritas proposta dissennata”, riferendosi all’appello alla collaborazione della popolazione per prendere parte ad un modello di “accoglienza responsabile e diffusa” che coinvolga tanto i privati quanto i Comuni.
“Questo appello proviene dal Papa e noi lo accogliamo, e cerchiamo nei limiti del possibile di venire incontro alle necessità che sono di tutti coloro che vivono momenti difficili – ha sottolineato il vescovo -, per questo vorrei invitare tutti ad avere un cuore grande e una mente attenta per venire incontro a queste necessità”.
E poi si è rivolto direttamente alla politica: “Credo che sia importante aiutarci per ragionare e trovare soluzioni a problemi difficili. E proprio per questo bisogna lavorare insieme, sapendo che nessuno ha la soluzione in tasca. Questo è il compito della politica, ma anche di tutti noi”.
Ad oggi sono 247 le persone ospitate a Piacenza, delle quali 20 nelle strutture gestite dalla Caritas, che proprio ieri ha annunciato di voler raddoppiare il numero con nuovi spazi: quattro appartamenti nei comuni della provincia. Questo grazie alla partecipazione del bando di gestione dell’accoglienza, emanato dalla Prefettura, che scadrà il prossimo 9 giugno.
Lega Nord: “Dalla Caritas proposta dissennata". Così la segreteria provinciale della Lega Nord piacentina giudica l’appello della Caritas, la quale ha invitato la popolazione a prendere parte ad un modello di “accoglienza responsabile e diffusa” che coinvolga tanto i privati quanto i comuni. “Chiedere ai piacentini di farsi carico degli immigrati è una proposta dissennata”.
“La nostra popolazione, colpita da una disoccupazione senza precedenti e gravata da una pressione fiscale asfissiante che non ha eguali in Europa, non può pagare il prezzo economico e sociale di un complesso movimento migratorio che non sembra accennare ad arrestarsi. Soprattutto – precisa la segreteria del Carroccio – se l’accoglienza viene portata avanti in maniera indiscriminata, senza cioè distinguere tra chi ha veramente diritto allo status di rifugiato e chi si presenta come tale senza averne i requisiti. Dati diffusi da Frontex stabiliscono che oltre la metà delle persone sbarcate sulle nostre coste non proviene da paesi in guerra e solo l’11% di essi è stato riconosciuto come profugo fra il 2013 e il 2014. Tuttavia, anche chi non merita alcuna protezione viene accolto e mantenuto persino in strutture lussuose e per periodi prolungati. Non sono neppure i comuni, i cui sindaci vengono sistematicamente scavalcati quando si decide di dirottare gli immigrati nei propri territori, a doversi accollare questo onere in un momento in cui le amministrazioni si trovano a dover fronteggiare maggiori difficoltà con minori risorse a disposizione. Il problema, invece, si avvierebbe ad una soluzione aprendo un dialogo con l’Africa per portare aiuti diretti in quel continente. È ora – aggiunge la segreteria leghista – che chi sostiene l’accoglienza ad oltranza cominci ad interrogarsi non solo sui costi che lo stato deve sostenere in questa direzione, ma anche su quali aspettative hanno quegli stranieri che una volta lasciata l’Italia vengono rispediti all’interno dei nostri confini dalle polizie di altri paesi dell’Unione europea. Una soluzione non sarà raggiunta finché il Partito Democratico continuerà a far finta di non vedere il problema, mentendo ripetutamente alla popolazione esasperata dall’aumento di quei reati predatori che sono l’esito più visibile di un’immigrazione deregolamentata. I risultati dell’azione del governo, vantata dal deputato Marco Bergonzi in un’assemblea tenuta a Carpaneto, sono sotto gli occhi di tutti: la sollecitazione ad un intervento degli altri paesi si è risolta con un accordo sulla redistribuzione solo per i rifugiati siriani e somali. Tutti gli altri, si desume, dovranno essere affidati all’Italia. Che non può da sola sostenere una pressione demografica di tale portata”.