Sono passati solo pochi giorni dal successo dei Lyons e dallo storico ritorno in Eccellenza dopo 22 anni di assenza dalla massima serie. Merito del successo va anche al condottiero Kelly Rolleston, l’allenatore che dalla panchina ha dato la sua impronta alla squadra. Eppure i festeggiamenti per il mister sono durati ben poco, perché, colpo di scena, è arrivato per lui pronto lui un altro contratto dal Piacenza retrocesso in serie B.
"Non è stata una trattativa lampo – conferma il presidente Margarita – se non nella fase conclusiva. Già da gennaio il Consiglio mi ha dato il via libera per cercare di dare un senso alla prossima stagione. C'erano 4 papabili, tra cui lo stesso Rolleston. Una volta capito che non c'erano legami con il club di appartenenza per il prossimo anno ho deciso di affondare il colpo. Non è stata una scelta casuale: Rolleston ha già scritto pagine importanti della storia del club come giocatore"
Si tratta di un triennale offerto dal presidente Margarita. L'incarico è quello di director of Rugby: si occuperà del club a 360°, dalla prima squadra al settore giovanile, con forte potere decisionale; mentre in panchina rimane confermato Sandro Pagani.
"Nella trattativa ha pesato certamente la natura triennale del contratto – riprende il presidente – più che quella economica. Diamo ad un professionista la possibilità di portare avanti un progetto su più anni; è una scommessa per noi, ma anche per lo stesso Rolleston: oltre alle indiscusse capacità di allenatore dovrà mettere in gioco il suo spiccato talento manageriale e gestionale: il Direcor of Rugby ha il ruolo di far crescere il Piacenza Rugby nel futuro: è il pilastro del club, il padrone di casa"
Con questo acquisto il Piacenza punta a tornare agli alti livelli della palla ovale: "C'è la volontà di tornare in serie A, e non potrebbe essere altrimenti: ce l'abbiamo nel dna, ma non è la nostra priorità. Il primo punto è quello di porre le basi del futuro con il settore giovanile ed il settore del mini-rugby, detto questo non trascureremo la prima squadra, ma non abbiamo nessuna intenzione a sacrificare tutte le risorse economiche alla prima squadra"