Basta un uovo al giorno per cambiare la vita. Lo sanno bene i bambini di Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo, che in mattinata, sabato 23 maggio, si sono collegati via Skype con i loro coetanei delle scuole elementari di Besenzone e San Pietro, dell’istituto comprensivo di Cortemaggiore. Il tutto nell’ambito del progetto “Noi cambieremo il mondo”, ideato proprio dalle scuole piacentine, che ha vinto uno dei bandi di Expo sul tema “Nutrire il pianeta”, battendo la concorrenza di molte altre italiane. Un progetto che, tra le altre iniziative, comprende anche quello degli orti scolastici, che ha avuto persino i riconoscimenti Fao e Unesco.
E infatti in mattina era il secondo appuntamento di questo percorso, che ha permesso, non solo la conoscenza di una realtà così diversa da quella italiana, ma anche di aiutare i giovanissimi studenti africani nel loro percorso di apprendimento.
Grazie all’impegno delle insegnanti Vanna Monici, Florinda Calì, Maria Teresa Macchiavelli, Anna Di Giovanna, Marinella Barrile, Elisabetta Bolsi e la dirigente Maria Antonietta Stellati, oltre alla presenza dei sindaci di di San Pietro e Besenzone, Garavelli e Sogni, è stato possibile il collegamento nonostante non fosse giorno di lezione, favorito dal lavoro di mediazione del parroco don Teo e di suor Teresa.
In questo modo i bambini piacentini hanno avuto la possibilità di avvicinarsi a una realtà cosi difficile, come quella di Kinshasa, dove i piccoli per raggiungere la prima scuola sono costretti ad alzarsi alle 5.30 del mattino, percorrere 50 minuti a piedi per arrivare a lezione verso le 7.30 e poi tornare indietro alle 12.30 alla conclusione. Spesso, poi, gli studenti africani hanno spiegato di non avere a disposizione la colazione, rappresentata a volte dagli avanzi della cena della sera prima, oltre che dell’acqua limitata per potersi lavare.
Una condizione che, comprensibilmente, ha colpito molto gli studenti piacentini, che si sono offerti, sempre grazie alle loro insegnanti, di aiutare i loro coetanei nell’allestimento di un orto scolastico, con il quale saranno in grado di produrre alimenti ma non solo. Perché con l’aggiunta di alcune galline, i bimbi di Kinshasa potranno contare su almeno un uovo al giorno, una colazione nutriente che li aiuti nel loro tragitto ogni mattina verso la scuola.
“Quando si affronta insieme, anche la pioggia non si sente” è la frase che ha più segnato questo collegamento, detta da uno studente africano, per far capire quanto sia grande la loro voglia di apprendere, nonostante le difficoltà.