Tablet e iPhone al posto di toner per le stampanti. Un caso delicato quello che coinvolge il Comune di Piacenza e in particolare l’ufficio Economato nei cui locali ieri è entrata la Guardia di finanza su mandato della Procura, che a sua volta ha iniziato a indagare sulla base di un esposto arrivato sempre dall’interno del Comune e in particolare da un dirigente che ha segnalato quelle che ai suoi occhi apparivano anomalie: fatture per materiali che in realtà non corrispondevano e destinati a soggetti al momento non meglio precisati.
Della vicenda si stanno già occupando gli uffici comunali che a quanto pare avrebbero già sospeso dal servizio il funzionario sospettato di aver gestito le false fatturazioni. Ma nel frattempo è scattata anche l’indagine della Finanza coordinata dal pm Roberto Fontana che ieri ha disposto un blitz negli uffici dell'Economato, in via Boselli, e anche nell'abitazione del funzionario che al momento risulterebbe indagato.
Caso spinoso, si diceva, che potrebbe riservare altre sorprese: sembra infatti che la pratica di "inserire" materiale non corrispondente a quello in fattura fosse una pratica messa in atto non di rado, stando alle informazioni apprese in mattinata da fonti interne al Comune. Tutte circostanze ancora da verificare ma sulle quali l'attenzione è alta, e non solo da parte delle autorità inquirenti; come si accennava, infatti, già l'ente comunale era al corrente delle "anomalie" e sta procedendo con accertamenti interni per ricostruire gli episodi e attribuire eventuali responsabilità. Un'attenzione che è accentuata dal periodo non certo semplice per le casse comunali.