La chiesa dei Santi angeli custodi di Borgotrebbia non riusciva a contenere la folla che questa mattina, giovedì 21 maggio, ha voluto dare l'ultimo saluto a Martina Livelli e al suo piccolo Elia, ora sepolti insieme, lui sul grembo di lei, nel cimitero comunale di Piacenza. Lei neomamma piacentina morta inspiegabilmente domenica scorsa all'ottavo mese di gravidanza, lui fatto nascere d'urgenza dopo il decesso della madre.
Ha smesso di battere il cuore del piccolo Elia
Un decesso che ancora resta senza una spiegazione medica: c'è chi parla di morte bianca, di arresto cardiaco senza un perché preciso. Tantissimi amici, oltre ai parenti e al compagni di Martina, ma anche centinaia di piacentini che non conoscevano di persona la giovane ma che hanno voluto testimoniare il loro affetto, la loro vicinanza e la loro partecipazione a un dolore immenso. A celebrare il funerale, il parroco don Pietro Cesena: "Dobbiamo capire che chi ama e chi è amato non può morire perché l'amore, se è autentico, è eterno. In vista di queste celebrazioni ho detto ai familiari di presentarsi in abiti eleganti perché oggi è una giornata importante, una giornata in cui si rende omaggio a un amore immenso che non si estinguerà mai. In Africa dicono che l'uomo ha diritto a tre feste nella sua vita: quando nasce, quando si sposa e quando muore. Già, anche quando muore. Perché festeggiare non significa per forza ubriacarsi e darsi alla pazza gioia, festeggiare significa ricordare, rendere onore, tributare il giusto omaggio. Ed è quello che facciamo oggi, celebriamo un amore che resterà eterno, perché la vita non termina al cimitero".
Martina salverà altre vite: ha donato gli organi
In prima fila il compagno di Martina, Nicolò, la madre Laura e il fratello Tommaso: quest'ultimo, con una maglietta bianca sulla quale campeggiava una fotografia della sua amata sorella, nonostante il dolore profondissimo ha accolto amici e parenti con un sorriso solare. Forse perché sa che Martina, con Elia stretto tra le braccia, vivrà per sempre accanto a lui.