Passare dalle parole ai fatti è sempre più difficile per gli amministratori locali. E anche a Piacenza, dove il Comune sta lottando per chiudere il bilancio, il sindaco Paolo Dosi – in vista dell’estate – sta per scivolare di nuovo su una polemica che lo scorso anno aveva infiammato il dibattito cittadino.
Parliamo dell’impianto di climatizzazione promesso alla galleria d’arte moderna Ricci Oddi che, in vista di Expo, avrebbe dovuto consentirne l’apertura anche in periodo estivo.
Lo scorso anno, infatti, la galleria – per carenza di personale e proprio perché priva di climatizzazione – era rimasta chiusa oltre un mese in agosto. “E’ uno scandalo, mi attiverò per sostenerla” aveva tuonato il critico d’arte Vittorio Sgarbi, portando la questione a livello nazionale.
Ma anche il suo interessamento, purtroppo, a un anno di distanza sembra essere caduto in parte nel vuoto. Sì, perché effettivamente quest’anno la Ricci Oddi rimarrà aperta nei mesi estivi, grazie alla presenza di volontari (i sabati fino alle 22), ma senza impianto di climatizzazione. Con buona pace dei visitatori – se ci saranno – che dovranno attrezzarsi di ventaglio (o più tecnologici ventilatori portatili) per poter uscire indenni dal percorso nel museo cittadino. Anche perché, dicono i meterologi, ci si attende un’estate di fuoco dal punto di vista climatico.
“La novità che mi sento di annunciare riguarda la climatizzazione: abbiamo ricevuto alcuni preventivi e, con il concorso di privati, saremo in grado di permettere l’apertura anche estiva della Ricci Oddi per il prossimo anno, in vista di Expo 2015”. Sono le parole del sindaco Paolo Dosi, datate 14 agosto del 2014, alle quali, evidentemente, non hanno corrisposto i fatti.
“Nulla di nulla” ha detto sconsolato Giuseppino Molinari, presidente della Ricci Oddi, che ha spiegato: “Rimarremo aperti, anche perché con Expo sarebbe stato assurdo chiudere. Purtroppo chi verrà a visitarci soffrirà un po’, speriamo solo che non sia un’estate troppo calda”. Una speranza che si è già scontrata con le prime segnalazioni, che si possono scorgere su Facebook, da parte di chi ha partecipato alle visite durante la "Notte dei musei", i quali sono rimasti entusiasti dell'iniziativa ma, appunto, hanno scritto a più riprese: "Bella iniziativa, ma che caldo". Oppure: "La prossima volta ci portiamo due bottigliette d'acqua".
Una questione di difficile soluzione, visto che la galleria dipende totalmente dai contributi comunali che, in periodo di ristrettezze, per forza di cose latitano: “Non sappiamo proprio come altrimenti fare. I soldi non ci sono, capisco il Comune per i tagli avuti dallo Stato e non posso pretendere che il raffrescamento della galleria sia una priorità – ha aggiunto Molinari -. Però, forse, facendo un ordine di pianificazione, sarebbe stato possibile tagliare e risparmiare su qualche capitolo di spesa, non solo per la climatizzazione ma magari per finanziare una mostra di più alto livello. Certo, capisco il momento di difficoltà ed evidentemente di più non si poteva fare”.