Paolo Kessisoglu alla Cattolica: “Cercate un rapporto più ampio con il cibo”

 Prende spunto dalla felice esperienza di Camera Cafè l’incontro con Paolo Kessisoglu, che si è tenuta nell’auditorium Mazzocchi della Cattolica di Piacenza in mattinata, lunedì18 maggio, dalle 10.30. Nell’ambito del ciclo A tutto campus ExpoEdition, ideato e realizzato dall’Ufficio Relazioni Esterne e Comunicazione dell’università piacentina, Paolo Kessisoglu ha incontrato gli studenti e il pubblico sul tema Enjoy the food, it’s coffee time!

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"Il mio rapporto con il cibo è apparentemente limitato ma in realtà molto ampio – ha detto Paolo ai giornalisti a margine dell'incontro -. Da quando sono vegetariano mi sono accorto che chi mangia carne ha sempre le solite abitudini. Invece tagliando dei cibi sei costretto a cercare altrove quello che ti manca, come le proteine animali. È quindi un rapporto molto stimolante, in divenire e in continua crescita". 
E poi ha scherzato: "L'Italia è malata di pause caffè? Non credo, penso che il problema del paese non siano le pause caffè ma i momenti in cui si lavora". 
È poi partito proprio da qui, dal valore simbolico del caffè e dalla sit com che ne ha esaltato la dimensione conviviale, il colloquio con Paolo Kessisoglu, classe ’69, genovese di origine armene, cabarettista, attore e conduttore televisivo, che dal 1991 forma con l'attore Luca Bizzarri un duo comico tra i più apprezzati dal pubblico, noto con il nome di "Luca e Paolo”.

Un’occasione per riflettere sulla dimensione conviviale e relazionale del cibo, esaltata dalla narrazione moderna di un simbolo del made in Italy realizzata attraverso la sitcom Camera Cafè. Il cibo (in Italia soprattutto) gode di un intenso potere evocativo. Prima di essere nutrimento è emozione e relazione. Così l’inconfondibile aroma di caffè riconduce immediatamente alla capacità di riunire intorno alla tavola valori ed emozioni, gusto e socialità.  

L’arte e la letteratura non hanno ignorato questa capacità tutta italiana di riunire un mondo dentro una tazzina di caffè, da Arthur Rimbaud -"Divino caffè il cui gusto rimane tutto il giorno in bocca"- a Honoré de Balzac -“Il caffè mette in movimento il sangue, ne fa sgorgare gli spiriti motori, eccitazione che precipita la digestione, caccia il sonno e permette di utilizzare un po’ più a lungo le facoltà cerebrali”- fino a Carlo Goldoni e la sua Bottega del caffè.

Camera cafè riprende e traduce questa tradizione narrativa in chiave moderna, dando vita ad una sitcom  resa unica e originale per il punto focale davanti a cui tutto si sviluppa: la macchinetta del caffè. Qui sfilano le vicende esilaranti e a volte surreali di impiegati e dirigenti, il loro lavoro quotidiano, le loro vicende personali, nonché i loro continui contrasti con l'azienda.