Jazz brunch “Manouche” con Gipsy Soul Trio

Non c’è dubbio che tra gli eventi più graditi e seguiti del Piacenza Jazz Fest figurano da sempre i Jazz Brunch per la possibilità che offrono di godersi nella maniera migliore la giornata domenicale unendo dell’ottima musica a piatti sfiziosi e prelibati, come nella migliore tradizione del brunch, consuetudine che abbiamo importato dagli Stati Uniti e che ormai ha preso piede anche da noi. Il secondo di questa dodicesima edizione del Piacenza Jazz Fest è programmato per domenica 24 maggio alle ore 12.30 presso il Dubliner’s Irish Pub, in via S. Siro n. 24 a Piacenza, locale che dal canto suo ha fatto del brunch domenicale un appuntamento fisso. Il Piacenza Jazz Fest, che si fregia per il quarto anno consecutivo del patrocinio del MiBACT, è organizzato dall’Associazione culturale Piacenza Jazz Club grazie al sostegno determinante della Fondazione di Piacenza e Vigevano, del Comune di Piacenza e della Regione Emilia-Romagna, con il contributo di alcune realtà istituzionali e imprenditoriali del territorio.

Radio Sound

Il costo del brunch e del concerto è di 18 euro (il menù è reperibile sul sito ufficiale della manifestazione: www.piacenzajazzfest.it). Si potrà accedere solo su prenotazione chiamando il numero 320.2827655 oppure scrivendo all’indirizzo e-mail dublinerspiacenza@gmail.com.

La parte musicale sarà affidata alla verve del Gispsy Soul Trio.

Il gruppo è un collaudato e richiestissimo trio manouche formato da Luciano Poli alla chitarra, Hillary Katch alla chitarra e percussioni e Mauro Sereno al contrabbasso, che si propone con una nuova fatica discografica: “Play as you are” dopo le incisioni “My Gipsy Soul” del 2008 e “More Gigs” del 2011. Ciascun musicista si esprime seguendo la propria soggettività creativa che, per comunanza d’intenti e di sentire, si fonde perfettamente con le finalità del gruppo. Le sonorità risultano, com’è loro caratteristica, pulite e curate, risaltano nella loro individualità ed evidenziano l’accurata ricerca acustica e stilistica sugli strumenti. Il fluente virtuosismo di Poli, le costanti e implacabili basi ritmiche del contrabbasso di Sereno e della chitarra di Katch, che tra l’altro arricchisce i brani con un originalissimo uso delle percussioni, sono quindi inscindibili nel ricreare atmosfere che, attingendo alla sonorità manouche, sfociano spontaneamente anche in altri generi musicali. Il risultato è rappresentato da brani raffinati di assoluta godibilità ed eleganza, che per un verso riportano a fumose ambientazioni parigine d’inizio ‘900 e per l’altro risultano pienamente attuali.

 

Il Piacenza Jazz Fest prosegue il suo cammino con una data infrasettimanale da non perdere: mercoledì 27 maggio alle ore 21.15 con ingresso gratuito presso l’Auditorium “Mazzocchi” della sede piacentina dell’Università Cattolica, in via Emilia Parmense n. 84, si terrà una performance che unisce la fotografia e la musica: il reportage dal Sudafrica di Pino Ninfa verrà commentato da un trio di grande qualità musicale formato da Franco D’Andrea, Daniele D’Agaro e Mauro Ottolini.

 

Per maggiori informazioni si consiglia di visitare il sito www.piacenzajazzfest.it o visitare la pagina Facebook del festival www.facebook.it/piacenzajazzfest o scaricare gratuitamente l’App del Piacenza Jazz Fest per Apple e Android. Per contatti si può scrivere alla mail a biglietti@piacenzajazzclub.it oppure telefonare allo 0523.579034 – 366.5373201.