Masini a Piacenza: successo per il suo viaggio nel tempo in 25 anni di canzoni

Un viaggio nel tempo, a ritroso, lungo 25 anni di carriera. Questo il dna del 'Cronologia Tour' di Marco Masini, ieri sera (venerdì 15 maggio) in concerto a Piacenza: in un Politeama quasi esaurito, il cantante toscano ha snocciolato una dopo l'altra le sue canzoni più famose partendo dal recente successo 'Che giorno è', presentato all'ultimo Sanremo, per arrivare ai brani degli esordi fino al gran finale (prima del bis) nel segno di 'Disperato' che lo fece conoscere al grande pubblico, sempre al Festival della canzone italiana ma nella sezione Giovani.
In scaletta praticamente tutte le hit più amate, intrecciate qua e là da qualche perla forse meno nota ma non meno interessante: il tutto, come aveva anticipato proprio Masini in diretta a Radio Sound 95 nei giorni scorsi, reinterpretato con azzeccatissimi suoni di impronta rock-pop: la prova del lavoro di un artista consapevole del proprio passato ma interessatissimo all'oggi, capace di attualizzare a ciò che propone oggi un repertorio che il pubblico piacentino (con tanti ammiratori giunti da ben più lontano) dimostra di amare e di conoscere a memoria. 

Radio Sound

IL CONCERTO –  Appena si spengono le luci in sala, il pubblico intona un corale "Marco! Marco!" seguito poco dopo dall'apertura del sipario: palco tecnologico con maxischermo video e pannelli luminosi fanno da azzeccata coreografia a Masini e alla sua band, che con due chitarre, basso, batteria e tastiere accompagna al meglio il cantante toscano in rinfrescate e accattivanti versioni di tutti i suoi cavalli di battaglia. 
Al "Forza Viola!" urlato da un fan, Masini – memore della batosta presa poche ore prima dalla sua amata Fiorentina in Europa League – risponde con uno scherzoso ma eloquente "Eviterei!", poi racconta come sia felice di trovarsi in un clima intimo: "Ho fatto bene – dice – a fare un tour nei teatri. Vedo persone che sono con me da anni, ma anche tanti giovani e questo mi fa piacere. Questo concerto è un viaggio a ritroso nel tempo, che è il nostro riferimento: spesso lo consideriamo un nemico perchè ci porta via gioventù e spensieratezza, ma per noi dev'essere un amico che conserva ricordi e speranze". Tutti a cantare le nuove hit, da 'Che giorno è' a 'Non è vero che l’amore cambia il mondo', poi lo show decolla con 'Io ti volevo' che vede sedersi per la prima volta Masini al suo amato pianoforte fino al boato finale. "I gesti sincronizzati" dei cuori dei fans e del loro beniamino si evidenziano in 'Niente d’importante', seguita da una citazione di Paolo Borsellino che lancia la ficcante 'L’Italia' con luci tricolori a farla da padrone. Una sorta di cartoon impreziosisce l'esecuzione de 'Il giardino delle api, dall'articolato finale che Masini lascia tutto alla band.
Per presentare 'E ti amo', il suo autore riflette ad alta voce: "Il tempo regala incontri, amicizie, amore… e l'amore fa dimenticare il tempo. A volte pensiamo se l'amore puó aver paura del tempo, ma avendo visto i miei nonni trascorrere una vita insieme mi chiedo: non sará il tempo ad aver paura dell"amore?". Seguono 'L’uomo volante', con cui Masini sbancò Sanremo nel 2004, e Lasciaminonmilasciare, occasione per ricordare con emozione l'ultimo brano scritto insieme all'indimenticato Giancarlo Bigazzi, "secondo padre che mi ha fatto crescere portandomi fino a voi".
E se purtroppo ci sono anche amici che ci tradiscono, "ma così ci fanno crescere", i ricordi più belli – le canzoni suonate in spiaggia davanti ad un falò – sono al centro di un medley acustico che vede Masini e i suoi musicisti seduti a suonare snippet di brani come 'Raccontami di te' e 'Principessa'. Per 'Bella stronza', cantata da tutti in sala, Masini lascia il coro finale ai fans, poi vira completamente atmosfera per 'Un piccolo Chopin' suonata tutta al pianoforte prima di un'altro evergreen come 'T’innamorerai'.
Scatenamento techno e fans scatenati sotto al palco per 'Vaffanculo', poi il cantante toscano riporta tutti a sedere e fa battute sulla sua paura "di diventare gobbo" (doppio senso calcistico evidente, nda) stando seduto al pianoforte.
Si fa serio ricordando B.B. King, mito del blues scomparso qualche ora prima, e ammette di essere "ancora alla ricerca del mio blues" prima di una versione in effetti ammiccante proprio al blues di 'Malinconoia'. La nuova versione di 'Ti vorrei' strizza l'occhio a certe cose dei Coldplay, con un video che porta tutti sulle montagne russe, poi è un succedersi di titoli amatissimi dai fans: 'Cenerentola innamorata', 'Perchè lo fai', 'Ci vorrebbe il mare' e 'Caro babbo' precedono con più di un'emozione il primo grande successo di Marco Masini, 'Disperato'. Un ringraziamento a tutti i presenti, dai 9 ai 60 anni, e un invito ad aderire al fans club, poi – dopo una pausa in cui viene richiamato a gran voce sul palco – Masini si congeda con '10 anni', che diventano venticinque visto il tempo passato dal debutto discografico.

LA SCALETTA  
Che giorno è
Non è vero che l’amore cambia il mondo
Io non ci perdonerò
L’amore è stato qui
Noi 2
Io ti volevo
Niente d’importante
L’Italia
Il giardino delle api
E ti amo
L’uomo volante
Lasciaminonmilasciare
Medley acustico: Raccontami di te / Fino a tutta la vita che c’è / Scimmie / L’amore sia con te / Principessa
Bella stronza
Un piccolo Chopin
T’innamorerai
Vaffanculo
Malinconoia
Ti vorrei
Cenerentola innamorata
Perchè lo fai
Ci vorrebbe il mare
Caro babbo
Disperato
—–bis——
10 anni