Sbarco in Lombardia, un tuffo in Po per riflettere sulla salute del fiume

Come ogni 6 giugno, ricorrenza dello storico d-day e cioè lo sbarco degli Americani in Normandia durante la seconda guerra mondiale, si tiene a Piacenza il più nostrano Sbarco in Lombardia. Nessuna guerra, per fortuna, ma lo sbarco ideato e organizzato dal medico ed ecologo Carlo Mistraletti vuole essere il simbolo di una battaglia sempre più importante: quella per l’ambiente e in particolare per un fiume troppo inquinato e che invece dovrebbe essere “rinaturato”, per dirla proprio con Mistraletti, e restituito ai cittadini pulito, navigabile da imbarcazioni non a motore e balneabile. Una battaglia nata nel 2009 con il primo sbarco e che ogni anno si ripete e si allarga a nuovi soggetti che ne condividono lo spirito: dall’Isde all’Ordine dei medici, dall’Associazione Parco in città alla Fipsas, dall’Università Cattolica al Fai, da No Tube a Catfishing Italia. Carlo Mistraletti si presenterà sulla sponda piacentina del Po in camicia e, come una sorta di superman fluviale, se la aprirà mostrando la muta; dopodiché si tufferà nelle acque del Grande fiume in compagnia del professore cremonese Maurizio Cozzoli detto “il caimano” e insieme raggiungeranno l’Isolotto Maggi sbarcando, dunque, in Lombardia. 

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