Al Piacenza Jazz Fest l’ esperienza sonora dell’Albert Hera 5et

Tra le tante forme di sperimentazione del Jazz, c’è anche chi, come Albert Hera, ha fatto della voce il proprio strumento e la utilizza per svilupparne le immense potenzialità, in una ricerca costante di suoni e di atmosfere. Ci sarà l’occasione di sentirlo dal vivo insieme al quintetto che prende il suo nome presso il Salone degli Arazzi della Galleria Alberoni, in via Emilia Parmense, domenica 17 maggio alle ore 21.15. Il concerto è a ingresso libero grazie alla collaborazione con l’Opera Pia Alberoni, alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, che da sempre sostiene in maniera determinante le iniziative del festival, insieme al Comune e alla Provincia di Piacenza, alla Regione Emilia-Romagna e con il contributo di alcune importanti realtà istituzionali e imprenditoriali del territorio. Il Piacenza Jazz Fest si fregia inoltre del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e rientra a pieno titolo tra le iniziative di EXPO 2015.

Radio Sound

 

Albert Hera è senza dubbio una delle voci più belle e versatili della scena sperimentale italiana, notissimo in Europa (è reduce dal successo al London Jazz Festival) per il suo particolarissimo modo di cantare. Utilizza infatti il canto difonico, tecnica portata al successo dal grande Demetrio Stratos e da Bobby McFerrin, che consente di cantare fino a tre note contemporaneamente. Nella suggestiva cornice del Salone degli Arazzi, presso la Galleria Alberoni, Hera presenterà il suo quintetto a cappella, un’avventura unica in cui il leader ha coinvolto anche Marco Forgione, tenore e “Human BeatBox”, Guido Giordana, baritono, Ilaria Lorefice, soprano e Cristina Rulfi, soprano. Nel quintetto la musica prende forma tramite il solo utilizzo del suono e del ritmo della voce e su questa si intrecciano le performance dei cinque cantanti. Sarete rapiti dal fascino della fusione timbrica dei loro splendidi “strumenti” e dal loro caratteristico tocco personale, dalla chimica del loro unico stile di improvvisazione e dagli straordinari arrangiamenti vocali che superano i confini dello swing e del linguaggio jazz tradizionale. Il loro repertorio spazia dal Crossover al Jazz, dalla musica sacra ai brani originali. Ogni performance trasmette nuova energia al pubblico, che viene attivamente coinvolto nello show e che lo stesso Albert Hera spiega con queste parole «Non essendo vincolata ad un linguaggio verbale, la mia musica diventa una forma di espressione artistica comprensibile da chiunque, cosa che mi consente di portare il mio messaggio musicale in ogni luogo».

Tutto questo fa di ogni concerto un'esperienza realmente unica e difficile da dimenticare. Saranno coinvolti nell’esibizione anche i partecipanti al workshop che il cantante terrà al Milestone da sabato 16 maggio.

Le Circle Songs si fondano sulla costruzione di melodie senza parole, che nascono associando fonemi creati con uno scopo primariamente evocativo. Suoni che ricordino paesaggi, profumi, sapori, musiche e genti lontane. È una forma di improvvisazione corale. Un solista-direttore, in un processo di libera improvvisazione, crea e assegna progressivamente ai coristi, disposti a cerchio e ripartiti per sezione, specifici moduli ritmico-vocali costituiti da fonemi privi di significato che vengono ripetuti in una sorta di litania. Dal loro incastro nasce la struttura armonica del brano. Il direttore utilizza poi particolari segnali per gestire l’esecuzione polifonica, in funzione del fluire dell’improvvisazione vocale solistica.

In occasione del concerto sarà possibile usufruire gratuitamente di tre visite guidate alla Galleria e a tutto il Museo del Collegio Alberoni (ore 19:00, 19:30 e 20:00) mentre al termine del concerto, grazie al Gruppo Astrofili Piacentini, dal parco del Collegio si potranno ammirare le costellazioni o visitare la Specola astronomica, che per l’occasione rimarrà aperta.

 

Sabato 23 maggio alle ore 21.15 sarà la volta di un altro grande nome della scena jazz internazionale che terrà un concerto a Piacenza, allo Spazio “Le Rotative” di via Benedettine, grazie al Jazz Fest: si tratta di Lars Danielsson che, accompagnato dal suo nuovo quartetto, presenterà la sua ultima produzione musicale: “Liberetto II”.

 

Per maggiori informazioni si consiglia di visitare il sito www.piacenzajazzfest.it o visitare la pagina Facebook del festival www.facebook.it/piacenzajazzfest o scaricare gratuitamente l’App del Piacenza Jazz Fest per Apple e Android. Per contatti si può scrivere alla mail a biglietti@piacenzajazzclub.it oppure telefonare allo 0523.579034 – 366.5373201.