Asl, 1 milione per ridurre liste d’attesa. Fiorenzuola fa piangere il bilancio

 Liste d’attesa troppo lunghe (oltre i 30 giorni), per correre ai ripari l’Asl ha presentato un nuovo Piano che prevede azioni complessive per oltre 1 milione di euro. E’ stato annunciato e spiegato durante la Conferenza socio sanitaria, andata in scena in mattinata, martedì 12 maggio, in Provincia.

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“Sulla diagnostica strumentale direi che non ci sono particolari problemi, ma sulle visite sì, inutile stemperare il problema, si deve intervenire” ha detto il direttore Luca Baldini, che quindi su queste zone “rosse” – cioè a quanto indicato dalla Regione – è pronto a intervenire con forza. Tra quelle più critiche vi sono le visite urologiche, fisiastriche, endocrinologiche, neurologiche ma anche l’ortodonzia, la dermatologica, la chirurgia vascolare, l’ecografia alla mammella, spirometria, visite gastroenterologiche e ostetriche.

Inoltre è emerso che sono circa 31mila gli abbandoni senza preavviso delle visite previste all’Ausl, nonostante il 53 per cento di queste persone non avrebbe dovuto pagare la visita, per esenzione, “dunque l’abbandono non è imputabile alla crisi economica” ha aggiunto Baldino.

Durante la seduta odierna di Conferenza socio sanitaria, inoltre, è stato approvato il bilancio di esercizio 2014, che ha visto quasi tutti i rappresentanti dei Comuni concordi, tranne il sindaco di Ottone, Federico Beccia che si è astenuto. Il bilancio si è chiuso con un pareggio civilistico per il terzo anno consecutivo, grazie all’intervento della Regione che ha finanziato l’Asl. Il bilancio preventivo aziendale aveva infatti fatto registrare un meno 12,3 milioni di euro, con un disallineamento di circa 10 milioni di euro rispetto all'obiettivo di pareggio, al netto degli ammortamenti prima del 2010, con assegnazione di risorse uguale al 2013. A consuntivo è stata però riportata l'assegnazione straordinaria di 11 milioni di euro con altri 2,3 milioni per la copertura degli ammortamenti che hanno consentito il risultato del pareggio.

 

PIANO LISTE D’ATTESA ESPOSTO DAL DIRETTORE ASL: Dopo l’espressione del parere obbligatorio da parte della Conferenza territoriale sociale e sanitaria sul bilancio di esercizio 2014 dell’Azienda Usl di Piacenza, il direttore generale Luca Baldino ha presentato oggi all’assemblea dei sindaci il piano di contenimento delle liste d’attesa.”Il tema è oggetto di massima attenzione da parte della Regione Emilia Romagna, evidenziato nelle linee di mandato della giunta del presidente Bonaccini. Per questo è stato inserito tra gli obiettivi prioritari del primo anno di mandato del direttore Baldino.A novembre 2014 è stato adottato un piano straordinario, potenziando l’offerta delle prestazioni e ampliando le opportunità di accesso da parte dei cittadini. In questi primi mesi dell’anno la direzione aziendale ha operato per ampliare ulteriormente l’offerta nelle aree a maggiore criticità e completare alcuni processi di riorganizzazione.

Tempi di attesa 
Una prima valutazione dei risultati ha evidenziato miglioramenti dei tempi, per esempio sulla diagnostica strumentale.
Rimane invece critica la situazione sulle visite specialistiche.
 

Azioni programmate
1. Sono stati estesi gli orari di apertura di alcuni ambulatori specialistici e saranno  aumentati in misura significativa i volumi di produzione per le discipline in cui le attese sono critiche,  in particolare per radiologia, chirurgia e cardiologia. Per esempio, le risonanze magnetiche e le visite di cardiologia si eseguono anche sabato e domenica.
2. È stata incrementata l’offerta di odontoiatria e ortodonzia, mentre da giugno sono previsti un ulteriore ampliamento delle visite di ortopedia, sia a Piacenza sia nel distretto di Levante (Podenzano, Bettola e Monticelli) e  delle visite di terapia del dolore. 
3. Si stanno potenziando le attività di neurologia, endocrinologia, ortopedia, cardiologia, urologia, dermatologia e radiologia tramite ampliamenti dell’organico medico. 

 4. Attraverso la revisione dei contratti di fornitura per l’anno 2015 con le  altre strutture private accreditate, sarà mantenuto l’attuale incremento di offerta per tutto il 2015 (per esempio, densitometria ossea, visita dermatologia e fisiatrica ed elettromiografia).

Com’è evidente, pur nell’ambito di pesanti vincoli di bilancio, le azioni messe in campo dall’Ausl di Piacenza sono articolate e coinvolgono personale dipendente, convenzionato e privato accreditato. 

A questo sforzo complessivo si aggiungono nuovi strumenti di governo dei tempi di attesa per:
migliorare l’appropriatezza prescrittiva, potenziare la presa in carico dei pazienti (prescrizione diretta da parte dello specialista, day service ambulatoriale informatizzato, implementazione dei percorsi di cronicità nelle Case della Salute), verificare il rispetto degli appuntamenti per le prestazioni (recall telefonico), potenziare il Cuptel (grazie anche al nuovo accesso diretto del Laboratorio analisi dell’ospedale di Piacenza, che ha sgravato il servizio di circa 150/180 prenotazioni giornaliere), gestire il fenomeno degli abbandoni (nel 2014 non sono stati disdettati 31.022 appuntamenti, circa il 7 per cento delle prenotazioni Cup).

 

GLI INTERVENTI DEI SINDACI:

Federico Beccia sindaco di Ottone: “Non è stato possibile avere il bilancio 2014. L'unico aspetto che evidenzio è che il direttore prende in consegna una eredità pesante. L'Asl dovrebbe garantire i bisogni sanitari in maniera congrua ed efficiente ma perché viene chiesto il ticket a anziani non autosufficienti e l'Asl paga invece l'iscrizione all'albo ai suoi avvocati? Perché firmano delibere i suoi predecessori per 45mila euro per consulenze telefoniche, mentre un cittadino colpito da ictus per tornare in montagna deve trovare un fisioterapista libero? Il fisioterapista dovrebbe fare terapia e non accompagnamento. C'è poi tutto il tema da affrontare dei dipendenti amministrativi e quelli che operano sul territorio, dove vanno eliminate discutibili abitudini precedenti”.

Giovanni Compiani, sindaco di Fiorenzuola: “Dobbiamo tenere conto dei minori versamenti da parte della Regione quest'anno. Un dato emerge, poi, quello della chiusura del blocco B dell'ospedale di Fiorenzuola che ha inciso anche sull'aumento dei costi. Non c'è dubbio che il passaggio sia stato gestito con la massima trasparenza ma non bisogna abbassare la guardia. Assistiamo all' "effetto Fiorenzuola" che ha portato moltin pazienti a rivolgersi a Fidenza. La chiusura insomma ha inciso sui conti dell'azienda e nasce l'esigenza di un cambio di passo”.

Lucia Fontana, sindaco di Castelsangiovanni: “Sempre più le criticità di un Distretto ricadono anche sull'altro. Il presidio di Castelsangiovanni in periodo di difficoltà annovera presenza attiva sul territorio perché  favorito dalla sua posizione strategica, con pazienti che arrivano da fuori provincia o regione. In più negli anni ha maturato eccellenze nel personale, nei primari e nelle tecnologie”.

Sandro Busca, sindaco di Bettola: “Come mai la spesa farmaceutica specialistica è inferiore alla spesa regionale. O si sta meglio a Piacenza rispetto ad altre realtà o si deve fare riflessione, cioè che per effetto della crisi la gente si cura meno? Come potenziare allora il sistema del territorio, per fare prevenzione e intercettare i bisogni? Sarebbe necessario un patto per il territorio in questo senso, con i medici di base che sono centrali nel sistema sanitario”.

Roberto Pasquali, sindaco di Bobbio: “A fronte dei dati esposti, credo sarebbe utile anche la sera fare delle visite come in altre regioni. Quando si dice che la radiologia poteva fare di più, apriamo a questa idea. Cerchiamo di creare un'offerta diversa. E per i cittadini della montagna non dimentichiamo che fare 70 chilometri non è facile per una visita sanitaria, soprattutto per gli anziani”.