Recinzioni, operai, cartelli. Parrebbe proprio che a Borgotrebbia siano iniziati i lavori di costruzione della centrale a Biogas. Un progetto osteggiato dai residenti che temono per la propria salute. Secondo il comitato nato appositamente per osteggiare il progetto l'impianto sarà costruito a pochi metri dalle abitazioni di Borgotrebbia e a due passi dall'argine dove ogni giorno centinaia di persone praticano attività sportive. Inoltre, secondo gli attivisti, molte centrali a Biogas usano liquami animali combinati con vegetali, motivo per cui i residenti temono un’impennata dell’inquinamento dell’aria con cattivi odori emessi dalla fermentazione dei vegetali e dal liquame associato, senza contare lo spostamento di decine di camion ogni giorno. In ultimo è allarme per l’inquinamento che potrebbe essere assorbito dal terreno. Tutte motivazioni incluse nel ricorso che il Comitato presentò al Tar il 23 ottobre 2013. Tuttavia il ricorso fu respinto nel giugno 2014 con la motivazione che: “Gli Enti e le Autorità che hanno partecipato al procedimento, dopo aver chiesto integrazioni e chiarimenti, si sono espressi tutti favorevolmente sul progetto per la realizzazione dell’impianto a biogas”.
Il via libera del Tar ha dato di fatto il via ai lavori come conferma Luigi Pagano, referente del Comitato No Biogas: “Sì, sono iniziati precisamente il 5 maggio. Ora noi non possiamo più fare niente, ma c’è un’ultima speranza. La decisione del Tar deve essere sottoposta al Consiglio di Stato che ne deve valutare il giudizio e confermare o meno la sua decisione. In teoria il Comune avrebbe dovuto aspettare quest’ultimo giudizio prima di iniziare i lavori. Staremo a vedere”.
Intanto sulla pagina Facebook del Comitato No Biogas a Borgotrebbia campeggia la scritta: “Non finiremo mai di ringraziare il Comune di Piacenza per aver autorizzato la costruzione di questa fabbrica di veleni”.