Sono i cinque sindaci di altrettanti Comuni piacentini – Marco Bricconi di Cadeo, Gabriele Girometta di Cortemaggiore, Roberta Battaglia di Caorso, Manuel Ghirardelli di Ziano e Jonathan Papamarenghi di Lugagnano, che firmando congiuntamente un documento, inviato al Presidente della Provincia, hanno espresso il loro "no" al pagamento per il trasporto interterritoriale. Gli amministratori, che hanno il pieno sostegno da parte del consigliere regionale Matteo Rancan e del responsabile enti locali Lega Nord Giampaolo Maloberti, hanno unito le forze per esprimere un chiaro rifiuto alla richiesta di contribuire con una quota complessiva di 500mila euro, (per i 48 comuni piacentini) all'azienda di trasporti Seta. "Non c’è stata per nulla condivisione, dato che molti sindaci non erano d’accordo con tale proposta, si è deciso di saltare un passaggio istituzionale, convocando solo i presidenti d’Unione", ha sottolineato Papamarenghi.
Insensata la richiesta della Regione e soprattutto inascoltati i bisogni di territorio e cittadini che i sindaci invece conoscono bene: "I sindaci più di ogni altra istituzione vivono il territorio, conoscono la gente e capiscono che si sta già chiedendo loro e agli enti locali troppi sforzi economici" – ha dichiarato Matteo Rancan-. E ai primi cittadini di Cadeo, Lugagnano, Caorso, Ziano e Cortemaggiore stanno a cuore i cittadini (che meritano un servizio efficiente) e anche le loro tasche: "Prima di chiederci di pagare il servizio – ha sottolineato Bricconi – avrebbero dovuto consultarci sulla disponibilità di prorogarlo nelle stesse modalità con cui è stato erogato fino ad oggi". Sulla stessa linea Roberta Battaglia: "Siamo stanchi di dover fare gli erogatori di tasse per Stato e Regione, siamo stanchi di dover pagare per servizi di non nostra competenza; non vogliamo più essere strangolati e costretti ad aumentare le tasse ai nostri cittadini sempre più in difficoltà". "Non vogliamo più stare a questo assurdo gioco che ci obbliga a pagare per inadempienze di altri", gli fa eco Gabriele Girometta.
Parole forti quelle degli amministratori che esprimono un chiaro rifiuto al pagamento del servizio, ma sui quali aleggia il rischio di vedere sospeso nei propri territori il servizio di trasporto pubblico. "E’ demenziale minacciare di sospendere il servizio di trasporto per quei Comuni che scelgono di non contribuire economicamente alla proposta della Provincia" – ha sottolineato Ghirardelli. "La velata minaccia di escludere i Comuni, che non pagheranno spontaneamente per il servizio, dal Tavolo di confronto per la razionalizzazione del servizio stesso, è inaccettabile – ha aggiunto Bricconi. – Noi a quel Tavolo vogliamo esserci".
«Agli indecisi, a coloro che non hanno ancora firmato la proposta della Provincia, chiediamo di unirsi a noi, di ampliare questo gruppo di resistenza, di non piegarsi a questa inaccettabile condizione", questo il monito e l'augurio, per nulla velato, di trovare appoggio in altri colleghi sindaci piacentini.